"Guardie mediche scorrette". La Pubblica Assistenza non ci sta

Il duro attacco dell’associazione "L’Avvenire" che ospita in quattro sedi il servizio sanitario territoriale "Poca cura delle auto e dei locali. I casi verificati segnalati alla Società della salute, ma senza avere risposta".

"Guardie mediche scorrette". La Pubblica Assistenza non ci sta

"Guardie mediche scorrette". La Pubblica Assistenza non ci sta

Un centralino non in sincronia con la reale situazione delle postazioni di guardia medica, come ha constatato Rosanna Sciumbata, presidente della commissione sanità del Comune di Prato. Un dato che Sciumbata ha rilevato nel giro domenicale in due postazioni nel corso di un ponte di fine festività. "Ho visitato le sedi di via San Jacopo e di via dell’Alberaccio, dove ho rilevato qualche problema di sicurezza per i medici in servizio". Sciumbata ha invitato il presidente regionale Eugenio Giani e l’assessore Simone Bezzini a partecipare ad una seduta della commissione "per avviare un confronto serio sulla sanità del territorio, già penalizzato da un Governo che taglia risorse". Una visita che ha sollevato il coperchio di una pentola in ebollizione e ha stimolato considerazioni della Pubblica Assistenza "L’Avvenire" di Prato che ospita la continuità assistenziale in via San Jacopo (sede centrale), via Dell’Alberaccio (San Paolo), via Ada Negri (Coiano-Santa Lucia) e Vaiano. "Nel 2023 abbiamo un ottimo feedback dalla popolazione che ha gradito la ramificazione territoriale del servizio. Ottima la valutazione della sistemazione delle sale di attesa, del decoro e della pulizia. Non abbiamo avuto problemi di sicurezza, anche grazie agli investimenti fatti ed a quelli programmati", dicono. Del resto "tutte le sedi sono state preventivamente esaminate da una commissione dell’Asl" e sono sottoposte a migliorie, come "a Coiano dove con il Centro Diritti del Malato è stata fatta una rampa in muratura per i portatori di handicap". La Pubblica Assistenza non tace sulla condotta di alcuni medici "che spesso, attraverso comportamenti come trascuratezza e incuria, arrecando danni ingenti alle sedi e al parco auto, penalizzano lo svolgimento del servizio". Eventi spiacevoli "certificati da comunicazioni tempestive alla Società della salute". Eventi, come nel caso di via dell’Alberaccio testimoniati dal sistema di videosorveglianza che ha ripreso più volte personale sanitario in servizio notturno che trascinava un materasso per le scale per riposare in locali non in uso alla continuità assistenziale. La vettura in uso ha riportato danneggiamenti per comportamenti scorretti alla guida. La stessa è stata lasciata per due volte con luci accese provocando l’esaurimento della batteria. Altri danni sono stati provocati agli infissi in estate. Come già richiesto per scritto alla Sds, auspichiamo in un intervento disciplinare per questi medici mentre ringraziamo i professionisti coi quali abbiamo rapporti di reciproca collaborazione".

Sara Bessi