REDAZIONE PRATO

Ha cambiato pelle per la ripartenza

E’ una domenica di riposo da partite ufficiali per il Prato. La prima da inizio stagione. E allora, visto anche...

Federico Facchini nuovo mister del Viaccia

Federico Facchini nuovo mister del Viaccia

E’ una domenica di riposo da partite ufficiali per il Prato. La prima da inizio stagione. E allora, visto anche che il 2024 biancazzurro - sportivamente parlando - si è già chiuso, così come il girone d’andata del raggruppamento D di serie D, spazio ai primi bilanci di un’annata alla quale il club del presidente Stefano Commini si era approcciato con ambizioni importanti. Proprio il numero uno dei lanieri, alla vigilia del campionato, parlava di una squadra che avrebbe potuto stazionare fino alla fine nelle zone nobili della classifica per provare a contendere alle altre il massimo risultato, ossia la promozione diretta. Ma il campo, settimana dopo settimana, ha smentito l’imprenditore romano. Dopo l’illusoria vittoria all’esordio in casa di una delle maggiori favorite per il salto di categoria, il Ravenna, ecco che la formazione allenata da Maurizio Ridolfi ha inanellato una serie di risultati deludenti: dalla seconda alla sesta giornata, Remedi e compagni hanno raccolto appena tre punti, scivolando velocemente nei bassifondi della graduatoria. E così, dopo il pesante ko per 4-0 rimediato a Piacenza, Commini ha deciso di cambiare guida tecnica, esonerando Ridolfi e affidando la panchina a Marco Mariotti. Una svolta nella svolta: già, perché il successore, secondo il direttore sportivo Gianluca Berti, sarebbe dovuto essere l’ex attaccante biancazzurro Massimo Maccarone. La nomina di Mariotti ha portato alla decisione di Berti di salutare la società laniera. Un addio che è stato seguito poco dopo da quello del coordinatore tecnico Claudio Sciannamè e dalla scelta di Commini di affidare l’incarico di direttore sportivo a Francesco Virdis, anch’egli proveniente dall’Albenga come Mariotti. Una vera e propria rivoluzione insomma, che ovviamente ha riguardato anche la rosa, definita dal nuovo allenatore come "male assortita in estate". Rispetto all’inizio della stagione, hanno lasciato il gruppo Gabriele Iobbi, Brian Cellai, Alessandro Romairone, Roberto Marino, Riccardo Moreo, Federico Marigosu e Sandro De Ferdinando, mentre sono arrivati Diego Galliani, Roberto Scarafoni, Federico Pizzutelli, Mattia Cozzari, Bilario Azizi, Leonardo Luiz Pereira Lopes e Alessandro Baldari. I tanti cambiamenti hanno permesso al Prato di risollevarsi, tanto che la squadra biancazzurra ha concluso il 2024 all’ottavo posto e con una striscia aperta di cinque risultati utili consecutivi e di altrettante gare senza subire gol. E’ proprio la difesa il reparto che più sta funzionando: la retroguardia laniera è infatti la quarta meno perforata del girone. Da migliorare i numeri offensivi invece: troppo poche 19 reti (la metà esatta della capolista Forlì) in 17 gare, un dato peraltro gonfiato dal 5-0 rifilato al Fiorenzuola. La strada intrapresa dalla truppa di Mariotti sembra comunque quella giusta, con un gruppo costruito per il presente ma anche per il futuro. Ma il 2025 si aprirà immediatamente con un test probante come quello contro il Ravenna. Una prova da non fallire.

Francesco Bocchini