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I 90 anni di Petracchi. Il cronista del passato

"Primavera-estate 1944 sulle colline medicee": domani la presentazione in sala consiliare con l’autore .

I 90 anni di Petracchi. Il cronista del passato

Lorenzo Petracchi, 90 anni, è un appassionato di storia locale. Domani in sala consiliare presenterà il suo volume «Primavera-estate 1944 sulle colline medicee»

Lorenzo Petracchi con i suoi 90 anni e la passione smisurata per la storia locale si definisce un "cronista del passato" perché ha dedicato decenni a raccogliere storie e testimonianze, a visitare archivi per poi pubblicare il frutto delle sue lunghe ricerche. Il libro "Primavera-estate 1944 sulle colline medicee" che sarà presentato domani (ore 21) in sala consiliare a Carmignano, nasce dopo 10 anni di ricerche e la raccolta di testimonianze di tanti carmignanesi che non ci sono più. Il libro rievoca alcuni fatti sconosciuti o poco conosciuti che si sono svolti durante la seconda guerra mondiale a Carmignano: la bomba carta contro il Comune che provocò lievi danni e i colpi di fucile esplosi contro la casa del fascio di Comeana che causarono invece due morti. "Su quest’ultimo episodio – spiega Petracchi – non ci sono atti ufficiali e alcune testimonianze sono state contraddittorie. Era il 2 marzo 1944 e a causa di quei colpi di fucile morirono Giovacchino e Dante che erano dietro il portone chiuso. A Carmignano era nato un gruppo di contrapposizione al nazifascismo che all’inizio dette il via ad azioni di disturbo per le truppe di occupazione tedesca sino ad arrivare agli attentati del 2 marzo a Comeana e dell’11 giugno con l’assalto al treno. Questo gruppo fu voluto da Bogardo Buricchi e lui stesso fu sconvolto da questo inatteso epilogo. Dopo 80 anni dovrebbero essere decantati odio e rancori e in un atto di riconciliazione nazionale, l’evento dovrebbe essere ricordato ma soprattutto meditato".

Lorenzo Petracchi nel volume si sofferma anche sui caduti di Artimino, sulla morte di Benito e Baldino, uccisi dagli anglo-americani ma anche su stragi nazifasciste come quella di Sant’Anna di Stazzema. Il volume, edito da Attucci, è di oltre 322 pagine più un’appendice fotografica sulle pubblicità del periodo del fascismo che illustrano l’impegno dell’Italia in Africa e la concezione che aveva la cultura fascista della famiglia, della donna sino alla nascita di una determinata terminologia tipica del fascismo. Venerdì alla presentazione, oltre all’autore, interverranno: gli editori Alessandro e Monica Attucci, il sindaco Edoardo Prestanti, Simone Gelsomini, presidente di Astir e Doriano Cirri, presidente del circolo 11 Giugno.

M. Serena Quercioli