REDAZIONE PRATO

I cento giorni di Bugetti. Pieri: "Gli incaricati al posto degli assessori. E’ una giunta svuotata"

La capogruppo di Forza Italia: "Gli accordi interni al Pd, la poca fiducia. Così però si manca di rispetto a tutto il consiglio comunale e ai cittadini. Il centrodestra? Siamo in rodaggio. Serve unità, non piccole polemiche". .

Rita Pieri, capogruppo Forza Italia

Rita Pieri, capogruppo Forza Italia

Cento giorni esatti dalla proclamazione della sindaca Ilaria Bugetti. Tre mesi e poco più per prendere possesso del ruolo, per scegliere la squadra di governo, che sta per essere allargata con gli incarichi fiduciari che tanto stanno facendo discutere, per conoscere meglio i problemi, per mostrarsi alla città. Tre mesi di una lunga estate e un primo bilancio secondo la decana dei consiglieri comunali di opposizione: Rita Pieri di Forza Italia, una vita nelle istituzioni.

Pieri, cosa pensa di questi primi cento giorni di Bugetti.

"Ad oggi in consiglio comunale ben poche delibere di una certa importanza. Capisco che questi primi mesi siano serviti a prendere le misure del nuovo ruolo. A me pare che la sindaca abbia impiegato gran parte delle sue energie e della sua attenzione a riorganizzare la macchina, per compensare una giunta svuotata di deleghe. Perché non può avere le competenze e il tempo di occuparsi di tutte le importanti deleghe che si è tenuta".

Lei è stata molto critica sulla nuova giunta.

"Confermo ogni parola che ho detto. La giunta è il risultato degli accordi preelettorali, delle spartizioni dentro il Pd. Ci sono assessori con deleghe di ben poco peso: non si sentono umiliati? A loro basta il solo apparire? Perfino i migliori e i più esperti, parlo di Simone Faggi e Benedetta Squittieri, sono stati ridimensionati, perdendo il primo i servizi sociali, il bilancio e l’organizzazione la seconda. Bugetti doveva rispettare i patti ed evidentemente non si fida, ma da un punto di vista istituzionale affidare competenze da assessore a persone assunte con incarichi fiduciari non è corretto, non è rispettoso nei confronti del consiglio comunale nella sua interezza e quindi dei cittadini elettori".

La legge e gli equilibri finanziari consentono l’affidamento degli incarichi.

"Certo che sì, il punto non è questo. Lo ribadisco: il problema è delegare a incaricati ruoli che dovrebbero essere degli assessori. L’urbanistica è tra le deleghe più importanti, la più complessa da gestitre in una città come la nostra. Sono deleghe cruciali lo sport, la scuola e la cultura, sono anche quelle che danno maggiore visibilità. Infatti Bugetti è dappertutto. Sarà anche una super sindaca, ma pensa veramente di trovare il tempo per capire i problemi e cercare di risolverli? Ai 200 giorni di mandato spero di poter dire cose differenti, pensando al bene della città".

E l’opposizione?

"Anche noi siamo in fase di rodaggio. E’ stata importante l’unità dopo il campanello d’allarme del maltempo dell’8 settembre, la compatezza nel chiedere risposte e cercare informazioni su quanto è stato, o non è stato, fatto. Questo deve essere secondo me il metodo. La prossima settimana ci riuniremo tutti per parlare di sicurezza, un altro fronte caldo. Bisogna lavorare insieme, con serietà. Come ha detto Alberto Magnolfi, è bene superare lo stillicidio di piccole polemiche, alla ricerca di una sterile visibilità. Lo cito testualmente".

Il suo rapporto con Ilaria Bugetti è sempre stato buono. Come la vede da sindaca?

"Diversa da come l’ho conosciuta e stimata, pur nella differenza di idee politiche. Ha un po’ perduto quella spontaneità che aveva, perfino l’allegria. Ecco, è diventata più rigida, meno empatica. Capisco bene il carico di lavoro, le responsabilità, i problemi e le pressioni. Anche per questo secondo me avrebbe dovuto costruire una giunta molto diversa, appunto".

Anna Beltrame