PRATO
Una popolazione in crescita nel numero di residenti, con una soglia occupazionale più alta della media toscana e con un tessuto economico ad elevata densità imprenditoriale per oltre il 30 per cento composto da imprese straniere. E’ il quadro della provincia di Prato che emerge dalla ricerca curata da Nomisma per Unicoop Firenze per fare luce sui numeri dell’economia dei territori della Toscana. Prato si distingue per un reddito medio che nel 2022 ha superato i 23.000 euro, con una quota di contribuenti a basso reddito leggermente superiore rispetto alla media regionale. Sotto il profilo occupazionale, Prato presenta la più alta percentuale di popolazione occupata della Toscana (71% rispetto ad una media del 69%), che resta elevata anche tra i più giovani. Il settore turistico, invece, presenta un potenziale ancora da sviluppare: il numero di arrivi appare esiguo se confrontato ad altre province toscane, ma si registra una buona incidenza del turismo straniero.
Passando al ruolo della cooperativa nella nostra provincia, a fronte di vendite per oltre 150 milioni di euro nei sette punti vendita territoriali e di oltre 90mila clienti settimanali, Unicoop Firenze conta quasi 87 mila soci ordinari, che rappresentano il 90 per cento del venduto sul territorio. In questo quadro, appare rilevante anche l’impatto di Unicoop Firenze all’interno del sistema locale del lavoro di Prato. Nel complesso, secondo le stime presentate, nel 2022 Unicoop Firenze e la sua filiera hanno prodotto una ricchezza (misurata in termini di valore aggiunto) di oltre 77 milioni di euro, giocando un ruolo significativo anche dal punto di vista occupazionale, con oltre mille occupati in modo diretto, indiretto ed indotto.
Il rapporto Nomisma analizza anche il cambiamento, nel prossimo futuro, dei comportamenti di acquisto dei soci e clienti di Unicoop Firenze residenti nella provincia di Prato. Per salvaguardare sia il proprio potere di acquisto che la qualità dei prodotti acquistati, il primo driver di acquisto è il rapporto qualità – prezzo (indicato dal 66 per cento delle persone a fronte di una media toscana del 61 per cento), seguito da salute e benessere (51 per cento), freschezza (48 per cento) e origine italiana (45 per cento). Al tempo stesso, il carovita costringe i consumatori della provincia all’adozione di strategie volte al risparmio: la spesa si concentra sui prodotti alimentari essenziali, si frequentano insegne diverse in base alle offerte e alle promozioni in corso e si acquistano prodotti principalmente quando sono in promozione.
Per risparmiare sulla spesa i clienti e soci della provincia di Prato ricorrono sempre più spesso all’acquisto di prodotti a marchio Coop, che considerano sinonimo di un buon rapporto di qualità – prezzo (a pensarla così è il 70 per cento dei consumatori) e garanzia di sicura qualità (citata dal 40 per cento). I prodotti a marchio – grazie alla loro ottima percezione - sembrano avere le carte in regola per rivestire un ruolo di primo piano nel carrello della spesa dei pratesi anche in futuro, con il 26 per cento dei consumatori intenzionato ad intensificarne gli acquisti nei prossimi dodici mesi. In tale scenario Unicoop Firenze gode di una reputazione molto buona tra i soci e clienti di Prato, non solo relativamente all’ampiezza dell’offerta e alla qualità dei prodotti a marchio Coop (che mette d’accordo nove consumatori su dieci), ma anche in merito al suo impegno su altri temi di rilievo. Fra questi l’attenzione al territorio, grazie all’ampio assortimento di prodotti locali (citato dall’82 per cento), l’impegno della cooperativa in iniziative solidali (79 per cento), le politiche di prezzo vicine ai consumatori (81 per cento) e l’attenzione all’ambiente.