PRATO
E’ davvero un concerto da non perdere quello della Camerata, giovedì al Politeama. Sul podio ci sarà Hugo Ticciati, straordinario talento, già molto applaudito dal pubblico pratese, giovane violinista apprezzato in tutto il mondo e direttore d’orchestra di notevole carisma. Ma non è solo questo a rendere speciale l’appuntamento di giovedì. Al Politeama sarà eseguita per la prima volta in Italia e per la seconda al mondo Ekaggatā, una partitura intensa e meditativa per violino e archi firmata dalla compositrice lituana Žibuoklė Martinaitytė. Con un titolo che richiama il pensiero buddhista – "concentrazione della mente" – e un flusso continuo di cinque movimenti senza interruzione, questo brano esplora un percorso di meditazione sonora, suggerendo una riflessione sul bisogno di riconciliazione. Un piccolo capolavoro che la compositrice ha dedicato proprio a Ticciati e che alla sua prima esecuzione, lo scorso ottobre a Vilnius con la Lithuanian Philharmonic Orchestra, ha ottenuto grandi consensi dalla critica internazionale, oltre agli applausi del pubblico. In apertura di concerto Ticciati eseguirà un’improvvisazione sull’Adagio dalla Sonata in sol minore BWV 1001 di Bach, un tributo personale che unisce tradizione e creatività. Al centro della serata ci sarà la monumentale Prima Sinfonia di Brahms, capolavoro che rende omaggio all’eredità di Beethoven. Sarà un viaggio musicale tra passato e presente dalle mille suggestioni. Una serata da non perdere, appunto.
Il brano composto da Žibuoklė Martinaitytė regalerà al pubblico un’esperienza che sarà difficile dimenticare, da vivere con la mente libera e il cuore aperto. Venti minuti, per lasciarsi trasportare altrove e dentro se stessi. La parola Ekaggatā, misteriosa ed evocativa, viene da un termine buddhista pāli che significa "concentrazione", l’unificazione in cui la mente si fa del tutto immobile. "L’idea di unificazione ci sembra rilevante non solo per le pratiche di meditazione, ma per il nostro mondo in generale, dove potrebbe essere interpretata come un bisogno urgente di riconciliazione", sono le parole della compositrice. L’armonia, la gestualità e i colori timbrici, il gioco dello scambio dei ruoli, in cui ciò che era dominante e individualistico diventa una parte inscindibile del tutto, sono elementi che costruiscono questo processo di unificazione che la musica accompagna e consente molto meglio delle parole. "Le scritture buddiste descrivono lo sviluppo della calma mentale in cinque stadi – aggiunge Martinaitytė –, illustrati dall’orchestra attraverso le cinque immagini di una cascata, di un torrente di montagna in una stretta gola, di un fiume che scorre ampio e lento, di un oceano calmo e di una lampada a burro buddhista in una stanza senza correnti d’aria. Queste immagini vivide hanno dato l’ispirazione per la sequenza del flusso musicale che ha acquisito i suoi flussi e riflussi naturali...". Ascoltare Ekaggatā sarà come una specie di luminosa magia.
Bach, Brahms, Ticciati, la nostra orchestra e un’esperienza musicale così intensa e nuova da provare. Al Politeama, giovedì alle 21. Ci sono ancora biglietti disponibili, costano da 10 a 25 euro, con i ridotti per under 18 a soli 5 euro. Si acquistano in teatro o su Ticketone. Sarà un bellissimo concerto.
an. be.