I lavori sul Bagnolo: "Legati alla pulitura diga. Ma Arpat chiede altri dati"

Il vicesindaco: "Occorre attendere l’ormai imminente conferenza dei servizi". Il centrodestra attacca: "L’autunno è alle porte. Il Comune si faccia sentire".

I lavori sul Bagnolo: "Legati alla pulitura diga. Ma Arpat chiede altri dati"

I danni legati all’esondazione del torrente Bagnolo durante l’alluvione

Sale la preoccupazione e la frustrazione fra i cittadini di Bagnolo, la frazione di Montemurlo duramente colpita dall’alluvione lo scorso novembre. Il motivo è presto detto: Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) non ha ancora autorizzato i lavori per la pulitura della diga di Montacchiello. E di conseguenza anche quelli per la ripulitura del torrente Bagnolo, affidati al Consorzio di Bonifica MedioValdarno. La decisione, come spiegato dal vicesindaco e assessore alla tutela e messa in sicurezza del territorio, Alberto Vignoli, è arrivata in occasione della conferenza dei servizi andata in scena a fine luglio. Una decisione, per stessa ammissione di Vignoli, inattesa. "Pensavamo che potesse arrivare il via libera già nella scorsa conferenza di servizi e invece dovremo aspettare la prossima, che comunque è in programma a stretto giro di posta. E’ questione di giorni. Il motivo di questo ritardo? A Publiacqua, che era già pronta ad avviare i lavori, sono state chieste ulteriori delucidazioni circa il materiale che dalla diga di Montacchiello, che deve essere svuotata, finirà nel torrente Bagnolo. Da quello che so, Publiacqua ha già chiarito la situazione, perciò c’è solo da pazientare un po’ di più del previsto. Non nego però che siamo rimasti male per questo ritardo".

Un ritardo che ha mandato su tutte le furie il Comitato Bagnolo per l’alluvione. "Siamo già a settembre - hanno scritto in un comunicato la presidentessa Sabrina Tabani e gli altri membri - tra poco inizieranno di nuovo le piogge e quindi i lavori di pulizia, soprattutto per il Bagnolo saranno ancora più complicati". Sull’argomento si sono espressi anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonio Matteo Meoni, e il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Marchi. "La situazione del Bagnolo è preoccupante, l’amministrazione si faccia sentire, l’autunno è alle porte", si legge in una nota nella quale gli esponenti del centrodestra di Montemurlo si dicono preoccupati anche per "l’apparente immobilismo dell’amministrazione comunale di fronte a questa decisione che prelude lo stop ai lavori nel torrente Bagnolo. I cittadini e i comitati chiedono risposte concrete, la situazione è critica, abbiamo tutti paura di incombere in un nuovo 2 novembre. E’ passato quasi ad un anno da quel tragico giorno e quasi nulla è stato fatto, nonostante le risorse messe a disposizione dal Governo Nazionale".

Francesco Bocchini