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I medici di base: "Alleggerirà l’ospedale. Ma deve essere potenziato"

Biancalani (Fimmg): "Per ora sono dotati di diagnostica di primo livello. In futuro il servizio andrà implementato anche con raggi e risonanza".

Il Pir è senz’altro un valido ambulatorio. ma per gli accessi di primo livello e in futuro, se verrà potenziata la diagnostica per immagini, potrà essere ancora più utile e farà risparmiare la sanità. Niccolò Biancalani, medico di famiglia, consigliere dell’Ordine dei medici di Prato e segretario regionale della Fimmg sindacato dei medici di medicina generale, è stato sin da subito favorevole all’attivazione del Pir per una risposta veloce e per diminuire l’afflusso dei pazienti al pronto soccorso ma, ci tiene a precisare, che il progetto è da potenziare.

Il suo ambulatorio è proprio nella casa di comunità di via Frà Bartolomeo ed ha modo di vedere da vicino come come sta funzionando. Il Pir è partito il 16 dicembre quindi è ancora presto per un bilancio delle utenze, considerando anche le vacanze natalizie. "Da quando è stato attivato – spiega Niccolò Biancalani – ho inviato un solo paziente che aveva necessità di un elettrocardiogramma e in base al risultato è stato seguito a domicilio, da me e dal cardiologo. Quindi, di fatto, non è stato necessario il passaggio dal pronto soccorso per un problema che poteva essere trattato, senza problemi, a livello ambulatoriale. Il Pir può essere valido per necessità quali un ecg, un emogas urgente, un’ecografia, medicazioni, cambiamento del catetere, per togliere insomma tutti gli accessi impropri al pronto soccorso. Ma per tutte le patologie che necessitano di altri tipi di valutazione, sino a quando le strutture non saranno dotate di ambulatori di diagnostica per immagini, non sarà possibile evitare l’ospedale. Se un paziente, ad esempio, mi chiama per una sospetta frattura in questo caso bisogna sempre ricorrere all’ospedale per una valutazione ortopedica".

Insomma, per arrivare davvero all’obiettivo di alleggerire il pronto soccorso il Pir dovrà essere per forza di cose potenziato nei ‘servizi’ offerti e, nel caso pratese, anche negli orari. Al Pir di via Fra Bartolomeo si accede solo tramite richiesta del medico di medicina generale e, in futuro, se l’orario sarà esteso al sabato e alla domenica anche tramite la richiesta della guardia medica che è operativa nei weekend.

Il servizio di "punto intervento rapido" di Prato è diverso da quello aperto a Torregalli dove è possibile anche recarsi in autonomia e l’infermiere "smista" i pazienti fra Pir e pronto soccorso. "I Pir – conclude Niccolò Biancalani – costituiscono un braccio di una riforma sanitaria notevolmente più ampia che, come medicina generale, stiamo trattando insieme alla Regione. Aiutano a decongestionare i pronto soccorso ma aiutano anche i medici di famiglia nel migliorare la presa in carico dei pazienti, grazie alla diagnostica di primo livello di cui sono dotati, poi il futuro – conclude il medico di famiglia e segretario regionale Fimmg – è da implementare con un altro tipo di diagnostica e in tal caso serviranno anche ambienti adeguati e più ampi".

M.S.Q.