
I primi quarant’anni Elcon, la sicurezza è qui "La sfida del futuro resta la formazione"
Quaranta anni da leader nel settore della sicurezza elettronica a protezione delle persone e dei beni: da impianti antintrusione, a videosorveglianza, dai sistemi per rilevare gas e incendi, alla diffusione sonora. La carta di identità della Elcon Italia Srl con sede a Narnali è presto fatta e mostra come il distretto sia in grado di esprimere eccellenze in campi differenti rispetto al tessile. E nei suoi quaranta anni Elcon si è dotata dal 2021 di un Codice etico in cui sono descritti "i principi di comportamento che amministratore, soci, dipendenti e collaboratori, oltre ai fornitori, devono seguire nel condurre le prestazioni di lavoro e i rapporti interni ed esterni", spiega Marco Nanni, amministratore unico dell’impresa. Una filosofia che ha da sempre contraddistinto Elcon, che fin dalla nascita nel 1983, ha operato nel settore non solo con l’installazione degli impianti, ma anche garantendo l’assistenza tecnica. Il target della clientela è di alto livello: oltre alle utenze civili e del commercio, Elcon annovera centri commerciali, centri direzionali, industrie manifatturiere, banche, enti pubblici, beni culturali.
"Da sempre abbiamo investito sulla formazione tecnica e normativa dei nostri tecnici e possiamo vantare in organico 11 tecnici manutentori impianti rivelazione incendio ed evacuazione audio certificati Imq Spa (Istituto marchio qualità) – dice Nanni – Questa caratteristica ci consente di servire clienti internazionali". Nel 2010 Elcon ha realizzato il primo impianto audio di emergenza (Evac) con la nuova norma Iso Uni 7240-19 e "da allora ci siamo specializzati in questo campo". Nei quaranta anni Elcon si è specializzata "nell’offrire sistemi di rivelazione e segnalazione automatica di incendio. Perciò da molti anni soci di Anie sicurezza con sede a Milano, l’associazione Confindustriale che raggruppa i principali operatori del settore della sicurezza antincendio, antintrusione, videosorveglianza, controllo accessi".
Nanni dal 2022 in Anie sicurezza, oggi è membro del Consiglio direttivo. "Mi sto impegnando nelle sfide per l’industria del futuro: la sostenibilità ambientale e sociale e l’istruzione e la formazione)". Nanni dal 2016 si occupa anche di formazione: "Lo ritengo un compito di primo piano in un Paese col record europeo di giovani Neet (2 milioni) e un tasso di disoccupazione giovanile del 25%, mentre le aziende cercano ogni anno 80.000 diplomati di Istituti tecnici superiori e 240.000 laureati Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), il tasso di mismatch tra domanda e offerta è al 45%". Un impegno in prima linea per Nanni nel recuperare quel gap creato con le nuove generazioni. "Oggi il divario tra il progresso tecnologico-digitale e le competenze dei giovani che si affacciano sul mercato del lavoro è tale da creare un muro difficile da scavalcare – dice – per abbatterlo occorre che l’impresa si occupi di creare le competenze necessarie o indirettamente collaborando con la scuola pubblica. L’industria deve investire per formare il personale addetto a macchine evolute".
Una constatazione che da quest’anno ha portato Elcon a partecipare, come altre aziende di Confindustria Toscana Nord, "al progetto ’Amici del Marconi’ per supportare l’Istituto con iniziative di orientamento e formazione di studenti e docenti". Infine Elcon deve rimanere al passo col progresso tecnologico e con quello normativo Italiano, come nel caso delle norme sugli impianti di protezione antincendio. "Per garantire la competenza dei manutentori è stato pubblicato il Decreto controlli che obbligherà i tecnici a superare un esame davanti ad una commissione dei vigili del fuoco".
Sara Bessi