Trasformare i fondi di ex negozi in micro appartamenti da affittare a studenti e turisti? Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. E di mezzo ci sarebbe uno strumento urbanistico che di per sé, almeno sulla carta, avrebbe già maglie strette per questo tipo di operazioni. "Secondo il piano operativo in vigore – spiega Francesco Bellandi, architetto e presidente della commissione comunale 4 (urbanistica) - non è consentito l’accesso diretto dalla strada: solo nel caso in cui nel fondo ci sia un vano scale interno è possibile una variante alla destinazione d’uso da commerciale a residenziale". Ma si può fare di più. Si può pensare a vincoli più forti per preservare il tessuto commerciale "Un aumento di domande che vediamo negli uffici e che ci impone la necessità di accelerare con un intervento a livello urbanistico – rimarca Bellandi - Il tema è fortemente attenzionato a livello politico, prioritario per la sindaca Ilaria Bugetti (delega urbanistica, ndr). Nel giro di due anni dovremo varare le norme attuative di contorno al piano operativo e stiamo discutendo se inserire delle modifiche all’interno dello strumento urbanistico o all’interno della variante generale". Si tratta, insomma, di trovare la formula più giusta per arginare un fenomeno irreversibile facendo un ragionamento mirato su strade del centro che necessitano di un’attenzione speciale. "Una volta che i fondi cambiano destinazione d’uso non si torna indietro – ricorda Bellandi - Non vogliamo che i piani terra diventino dei tuguri: permettere il passaggio al residenziale significa perdere un’attività per sempre. C’è da dire che questo aumento delle richieste riflette una tendenza del mercato immobiliare orientata sempre più verso il settore turistico e l’apertura di bed & breakfast, anche a Prato". Col rischio di ‘drogare’ il mercato degli affitti.
Ma.La.