I sindacati: fare di più: "Vere politiche industriali per rilanciare la filiera"

Le reazioni dopo la seduta. La Porta (FdI): "La Regione faccia la sua parte". Mazzetti (FI): "Vanno resi strutturali i 10 milioni per il distretto pratese". .

I sindacati: fare di più: "Vere politiche industriali per rilanciare la filiera"

Le reazioni dopo la seduta. La Porta (FdI): "La Regione faccia la sua parte". Mazzetti (FI): "Vanno resi strutturali i 10 milioni per il distretto pratese". .

Le risposte date al Tavolo della Moda del Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) hanno ripercussioni importanti sul distretto che è nella morsa della crisi da troppi mesi e che vede slittare ad inizio 2025 l’atteso spiraglio per una prima ripresa. Le reazioni sono di segno vario dal mondo produttivo a quello politico. "È necessario agire ed agire in fretta: tanti sono i lavoratori e le lavoratrici che si aspettano risposte nei nostri territori": questo il commento paidario a caldo di Mirko Zacchei, segretario generale Femca Cisl Firenze e Prato. I sindacati confederali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil al termine della riunione in un comunicato congiunto hanno sottolineato che non bastano gli ammortizzatori, occorrono risorse e politiche attive. "È necessaria una seria progettazione di politiche industriali che sappia rilanciare la filiera – hanno rilanciato – ed è il momento di rinnovare i contratti collettivi nazionali ancora aperti".

Sul fronte politico, plauso arriva da Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia che si dice "soddisfatta che siano state varate le prime contromisure contro la crisi. Non bastano ma sono un inizio". Un Tavolo che per Mazzetti "va reso periodico, ascoltando le istanze dei territori e delle categorie economiche". E annuncia: "Presenterò un emendamento alla prossima Legge di Bilancio per rendere strutturali i 10 milioni per il distretto di Prato, risorse indispensabili per sostenere le imprese".

Chiara La Porta, deputato di Fratelli d’Italia ha espresso soddisfazione "per l’ennesimo segnale concreto di attenzione da parte del governo Meloni ad uno degli asset portanti della nostra economia regionale". E ricorda che "una delle istanze principali era l’accesso al credito: su richiesta del Mimit è stata inviata una circolare, il 26 luglio scorso, in cui si richiede una nuova calendarizzazione dei finanziamenti per le imprese. Il Mimit si è impegnato a dare attuazione ad importanti misure contenute nel DL Made in Italy: all’articolo 10, la valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti dal processo da riciclo, nonché dai processi di concia della pelle, per cui sono stati stanziati 15 milioni di euro per il 2024. All’articolo 11, sono contenute misure per la transizione verde e digitale nella moda, per cui sono previsti, per il 2024, 10 milioni di euro. All’articolo 41, il contrassegno per il Made in Italy, che rappresenta una sorta di ‘bollino’ di eccellenza del nostro brand famoso nel mondo. L’articolo 46, già attuativo, prevede il riconoscimento di 3 milioni di euro alle associazioni di produttori per predisporre il disciplinare di produzione, che porterà all’IGP non agroalimentare". La Porta fa sapere che insieme al deputato Fabio Pietrella, responsabile del settore Moda di FdIa, continuerà "l’interlocuzione con le associazioni di categoria da portare all’esecutivo", mentre lancia uno strale alla regione Toscana perchè "ora cerchi di colmare il ritardo col quale ha affrontato una crisi che morde da molto tempo".

Sara Bessi