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Il 2025 di Guglielmo Bongiorno: "Siamo una terra solidale e forte"

Il sindaco auspica uno sforzo da parte dell’Unione dei Comuni per garantire i servizi strategici

Guglielmo Bongiorno all’interno del palazzo comunale di Cantagallo

Guglielmo Bongiorno all’interno del palazzo comunale di Cantagallo

Il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno, al terzo mandato, traccia un bilancio dell’anno appena chiuso e illustra le prospettive future del Comune.

Sindaco, qual è il bilancio del 2024?

"Il 2024 ha segnato la fine di un ciclo decennale e l’inizio di una nuova fase. Ci siamo presentati alle elezioni rivendicando i risultati positivi ottenuti grazie al lavoro dei dipendenti comunali, della giunta e del gruppo consiliare e ci siamo riproposti con un nuovo gruppo di giovani straordinari ottenendo la fiducia della comunità e intercettando l’idea di novità in una cornice di continuità nel buon governo del territorio, potendo contare sul rinnovato impegno di Maila Grazzini - oggi anche consigliera provinciale - Giulio Gigliotti, Elena Nannetti e Luca Del Principe, compagni di viaggio insostituibili. Gli ultimi cinque anni sono stati complessi, con sfide come la pandemia e l’alluvione. Eppure, Cantagallo ha dimostrato il suo carattere: solidale, forte, resistente".

Le sue previsioni per il 2025?

"La buona politica ha il dovere di non guardare all’oggi, ma avere un orizzonte più ampio. Prioritario sarà l’impegno per l’accessibilità e universalità dei servizi pubblici locali, contro ogni forma di privatizzazione e logiche di mercato. Sarà forte il sostegno alle famiglie e al mondo del lavoro, e una visione del territorio innovativa anche secondo modelli ecosistemici da estendere in ambito sociosanitario (ad esempio le terapie forestali). Continueremo nell’impegno per la valorizzazione del territorio, a promuovere le eccellenze locali, i luoghi più suggestivi e i prodotti tipici. Riguardo alle strategie di lungo periodo, saranno prioritari gli impegni sul sistema di mobilità dell’intera Valbisenzio, sul rafforzamento del trasporto pubblico e sulla definizione progettuale ed operativa della rete viaria principale e secondaria. Questioni che si muovono in una sfera sovracomunale: spiace constatare, a tal proposito, l’assenza del Governo, che nelle intenzioni afferma di voler rafforzare i servizi e radicare le presenze delle comunità montane, ma poi nei fatti ci colpisce con tagli continui di risorse e servizi anche nelle aree più delicate e a rischio della popolazione come la sanità, scuola, sociale, trasporti, infrastrutture, prevenzione del rischio idrogeologico. Oltre gli annunci e la propaganda, dal Governo ci aspettiamo soluzioni e impegni".

Alluvione del 2023: quali sono i lavori fatti, cosa manca da completare?

"Grazie all’impegno dell’amministrazione e al contributo fondamentale della comunità, abbiamo completato in gran parte i lavori di somma urgenza: ripristino delle infrastrutture di base, strade e fronti di frana; interventi per la riduzione del pericolo, con opere di mitigazione del rischio idrogeologico; sostegno immediato a famiglie e attività colpite per aiutarle a riprendersi rapidamente. Restano da fare i lavori di prevenzione, trasformazione e messa in sicurezza del territorio: interventi già progettati, che risultano più complessi e di lungo termine e necessitano di finanziamenti adeguati da parte degli enti sovraordinati. Spiace constatare, anche in questo caso, l’assenza dello Stato e del Governo in particolare".

Lei è anche presidente dell’Unione dei Comuni: l’ipotesi del Comune unico è sfumata, pensa di aumentare i sevizi unificati e rafforzare gli esistenti?

"Come presidente non posso che constatare una situazione di staticità di un’organizzazione e di un sistema dei servizi che soffre della natura di un Ente di secondo livello che, pur nell’eccellenza e per lo straordinario lavoro svolto dai suoi dipendenti, risente della mancanza di una visione prospettica sul suo futuro e di carenze di organico ormai strutturali. Nel frattempo, auspico ogni sforzo possibile da parte di tutti per garantire la piena funzionalità almeno dei servizi strategici oggi in sofferenza, come il corpo della polizia locale e la promozione del territorio".

Re.Po.