MARIA LARDARA
Cronaca

Il 2025 regala un caffè più salato . Anche i circoli ritoccano i prezzi

I prezzi di Arabica e Robusta sui mercati sono schizzati alle stelle. Incidono anche le tensioni internazionali. In città c’è chi da gennaio ha ritoccato il listino e chi prova a resistere mantenendo il costo inviariato dal 2009. .

Una barista alla macchina del caffè Un’indagine di Assoutenti paventa rincari (foto d’archivio)

Una barista alla macchina del caffè Un’indagine di Assoutenti paventa rincari (foto d’archivio)

Costava un euro nel 2009 quando aprirono il locale in via Garibaldi e costa un euro anche oggi che sono in piazza delle Carceri. Resiste Tania Gazzo di Caffè Poirot e la sua è una forma di resistenza ‘politica’ in tempi in cui i rincari dell’oro nero picchiano duro: i prezzi dell’Arabica e del Robusta (le due principali varietà di caffè) sui mercati internazionali sono schizzati alle stelle, complici gli eventi meteo estremi nei paesi dell’America Latina e in Vietnam ma anche le tensioni nel canale di Suez.

Ma la tazzina è la tazzina, un piacere e un gesto quotidiano che è sempre più difficile far pagare con una sola moneta. "Abbiamo semmai rincarato un po’ i pezzi dolci per via dell’aumento di altre materie prime come il burro lasciando inalterato il prezzo dell’espresso", racconta Tania. Il centro storico di Prato è un’isola felice rispetto a Firenze dove si arriva anche a 1,50 euro per la pausa caffè. Ma in qualche caso questa è già diventata più amara.

Anche se non sembrano suonare qui le sirene di Assoutenti che, insieme al Centro di formazione e ricerca sui consumi, in una recente indagine ha paventato la prospettiva sempre più concreta del caffè a 2 euro, i rincari delle materie prime colpiscono dappertutto.

C’è chi la tazzina al banco l’ha già ritoccata all’insù, chi vuol resistere con un prezzo ‘politico’ e c’è chi si prepara ad aumentare di pochi spiccioli quello che è un rituale anche per tanti pratesi. Circoli Arci compresi: sono tempo duri anche per loro. "Sei stufo di dover ormai accendere un mutuo ogni volta che vai a fare colazione al bar? Da noi un caffè e una pasta costano ancora 2,20". Si leggeva così un po’ di tempo fa sulla pagina Facebook del circolo Arci 29 Martiri di Figline. Dove il caffè a 1,10 euro ha i giorni contati. "Arriverà prossimamente a 1,20 euro – fa sapere il vicepresidente del circolo Bruno Becchi - Sappiamo che l’Arci sta lavorando a un nuovo listino per tutti i bar dei circoli. E comunque si tratta di dieci centesimi in più che equivalgono a 1.500 euro in fondo all’anno. Non è speculazione: è aumentato tutto".

Vai a dirlo ad Antonio e Rita Cangioli dello storico bar Formica di corso Mazzoni: da loro l’espresso al bancone è già a quota 1,30 euro dal 1 gennaio. "Abbiamo sempre assorbito i rincari della materia prima che ora non è più possibile sostenere – sottolinea Antonio – tenendo conto anche che continuano ad aumentare le bollette di luce e acqua. Diciamo la verità: questa storia del caffè a un prezzo ‘politico’ è solo in Italia. In altri Paesi europei la tazzina costa almeno 3 euro. Se pensiamo che nel 2000 berla al bar costava in lire ciò che oggi sono 83 centesimi, significa che in 25 anni abbiamo aumentato davvero di pochi spiccioli".

E i clienti che dicono? Chi è assuefatto al caffè ci fa meno caso. "La percezione dei rincari c’è, eccome – ammette Mario Anastasi del Caffè Coppini, un’istituzione in piazza Duomo – Noi non aumenteremo il prezzo (oggi costa 1,30 euro ndr) perché lo abbiamo già fatto nel 2024: siamo stati fra gli ultimi a farlo". Anno nuovo, insegna nuova in Largo Carducci.

Maria Lardara