PRATO
In piazza del Mercato Nuovo da giorni stanno andando avanti le prove dei giovani orientali per la tradizionale sfilata del dragone. Coreografie provate e riprovate fino a tarda sera, ogni sera, perché tutto vada alla perfezione in vista dell’appuntamento clou in programma l’8 e 9 febbraio. Il 2025 sarà l’anno del Serpente, da fine gennaio e per tutto il mese di febbraio si entrerà nel vivo del Capodanno cinese organizzato dall’associazione Buddista della comunità cinese.
Un’occasione di apertura e conoscenza della città, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale da luglio impegnata nell’organizzazione di manifestazioni collaterali alla Festa di primavera.
"Iniziative ad hoc alle quali stiamo lavorando già dall’estate - spiega l’assessore al turismo Chiara Bartalini -. Il capodanno cinese è un appuntamento importante, può essere un veicolo di apertura per la città. Si tratta di un evento che catalizza da sempre tantissimi visitatori quindi perché non metterlo a sistema, perché non creare attività collaterali che descrivano meglio la città, abbiamo colto l’occasione di richiamo del capodanno per far scoprire la pratesità". Il clou dei festeggiamenti per la Festa di primavera, si terranno l’8 e 9 febbraio con la tradizionale sfilata del drago e la danza del leone. Si entrerà nell’anno del Serpente con il tradizionale rito buddista e il suono delle campane sabato 8 febbraio alle 17, in concomitanza con la mezzanotte di Pechino, al Tempio buddista PuHuaSi di piazza della Gualchierina.
Il programma delle celebrazioni per il capodanno cinese si snoderà in due giornate, la tradizionale sfilata del drago partirà sabato 8 febbraio percorrendo le vie della zona industriale del Macrolotto 1 e 2 mentre la mattina di domenica 9, la partenza è dal tempio buddista e attraverserà l’area del Macrolotto zero e del centro storico, entrando nei negozi per ottemperare al rituale cinese secondo cui il passaggio del dragone scaccia la sfortuna dall’esercizio commerciale per il nuovo anno. Il culmine del corteo di domenica 9 febbraio sarà in piazza delle Carceri, come lo scorso anno, dove si svolgerà la spettacolare danza del leone. Un evento unico che permette di conoscere da vicino la più grande comunità cinese d’Italia, in un momento di incontro che unisce le due culture, quella orientale e quella occidentale. Nell’occasione le bellezze di Prato saranno a disposizione dei visitatori con iniziative al Cassero, al teatro del Cicognini, al Metastasio. La saletta valentini invece diventerà per l’occasione polo espositivo del cardato riciclato con vendita dei prodotti made in Prato.
Oltre alle sfilate nel Macrolotto e in centro città sono previste iniziative collaterali: all’istituto Datini come accadde lo scorso anno, saranno organizzate delle giornate di cucina. Gli studenti della scuola di via di Reggiana si cimenteranno nella preparazione di piatti italiani e cinesi , in collaborazione con l’associazione Ramunion e l’associazione per lo sviluppo del commercio italo-cinese. Previsto anche un workshop di fotografia organizzato dall’associazione FuoriCampo per raccontare il capodanno che richiama anche tanti appassionati di fotografia, con l’uso delle immagini. Una città che si apre e accoglie con la comuniotà cinese a fare da ponte tra culture.
Silvia Bini