E’ un mercato ancora in calo quello delle compravendite di immobili in provincia di Prato. A fare il punto sul settore è la Fiaip, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali che ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare residenziale nel primo semestre 2024, nell’ambito dell’osservatorio regionale. Ne è emerso un calo delle compravendite del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un calo derivante per lo più ancora dalle conseguenze dell’alluvione del 2 novembre scorso. A trainare in basso i numeri è soprattutto il Comune di Montemurlo (uno dei più colpiti dall’ondata di fango) che fa registrare un -36,8%. Male anche il Montalbano (-14,5%) e Prato città (-12,6%). Un po’ a sorpresa chi vede le compravendite leggermente in crescita è la Val Bisenzio, dove nonostante alluvione, eventi estremi e problemi della 325 con chiusure e smottamenti, si assiste a un saldo positivo del 3,3%. Insomma, qualcosa si muove.
Entrando nel dettaglio dei prezzi suddivisi per quartiere, le zone più ambite e quindi anche più costose della città si confermano quelle della Pietà e della Castellina: in entrambi i casi il nuovo parte da un minimo di 3.000 euro al metro quadro, fino ad arrivare a un massimo di 3.400 euro per la Pietà e di 3.300 euro per la Castellina. A ruota troviamo Santa Lucia e Galceti con un costo minimo per il nuovo di 2.800 euro al metro quadro. E ancora, via Ferrucci ha una forbice fra 2.500 e 2.800 euro, Cafaggio fra i 2.300 e i 2.500, Montegrappa fra i 2.400 e i 2.600 euro al metro quadrato. La zona meno appetibile della città, secondo l’osservatorio Fiaip, è quella di San Giusto con prezzi medi per il nuovo che vanno dai 1.900 ai 2.300 euro, seguito da Santa Maria a Colonica con una forbice fra 2.000 e 2.200 euro al metro quadro.
San Paolo e Sant’Ippolito si trovano leggermente più su, con un valore minimo di 2.100 euro per il nuovo e un massimo di 2.300 euro. L’osservatorio tiene conto anche dei prezzi del ristrutturato, con la Castellina a risultare la più cara con una forbice fra 2.100 e 2.700 euro al metro quadro, e San Paolo a chiudere la classifica con prezzi che variano fra i 1.400 euro e i 1.700 euro. Sulle ristrutturazioni si parte dagli 800 euro al metro quadro del Soccorso, ai 1.300 euro della Castellina.
"Dopo anni di crescita nel numero delle compravendite, si è registrata quindi una flessione dovuta sia ai tassi di interesse poco attrattivi sia dall’evento climatico che ha colpito la provincia pratese – spiega Filippo Mannelli, presidente Fiaip Prato –. Il calo delle compravendite si rileva, in maniera più o meno accentuata, in tutte le zone in cui è diviso il comune di Prato. Le variazioni meno significative nel numero di transazioni si rilevano nei quartieri non colpiti dall’alluvione. Dal punto di vista delle quotazioni i valori sono rimasti invariati, ma è da notare l’esiguo stock residenziale". Di fronte a un quadro negativo per il primo semestre 2024, c’è però già da registrare una inversione di tendenza per i secondi sei mesi dell’anno in corso. "La seconda metà del 2024 sta già dimostrando una maggiore dinamicità nelle transazioni" aggiunge Mannelli.
La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, infine, ha fatto il punto sugli affitti residenziali. "Questo mercato sembra non conoscere crisi – conclude Mannelli -. Gli immobili, una volta immessi sul mercato, vengono affittati subito. La parte negativa del mercato delle locazioni, rimane sempre la burocrazia che non permette di avere dinamicità nel mercato e soprattutto nei casi di situazioni di difficoltà non consente la riconsegna al proprietario dell’immobile in tempi ragionevoli. Un meccanismo che va a discapito di tutti: per i proprietari e per chi eventualmente ha necessità di trovare un alloggio libero".
Sdb