"La Forma squadrata con taglio" di Henry Moore torna a nuova vita, grazie a un intervento conservativo che prenderà il via lunedì. L’intervento, a distanza di undici anni dall’ultimo restauro, sarà effettuato da Laura Conca Restauri, e prevede un estensivo lavoro di pulitura dell’intera superficie marmorea, seguito da consolidamento, stuccatura, integrazioni volumetriche e stesura di una pellicola protettiva idrorepellente traspirante a base silossanica. Il restauro è finanziato dalla donazione da parte di una privata cittadina, che preferisce restare nell’anonimato. Ma che coprirà i lavori con la cifra di 27mila e 800 euro.
Era il 1974 quando la "Forma squadrata con taglio" realizzata dell’artista inglese Henry Moore (1898-1986) arrivò in piazza San Marco e venne collocata nell’esatto punto in cui anticamente sorgeva la Porta Fiorentina. Ancora oggi l’opera rappresenta uno dei massimi esempi di scultura contemporanea monumentale in Italia. Da tempo il ’buco’ di Moore, come lo chiamano i pratesi, aveva bisogno di un reastauro che adesso sarà possibile grazie appunto alla generosità di un privato. Un atto d’amore per la città e la comunità tutta. Perché l’opera di Moore è uno dei tesori di Prato.
Realizzata in marmo di Carrara, alta cinque metri e composta da trenta blocchi, è una scultura monumentale realizzata nel 1971 dall’artista inglese Henry Moore e acquistata dal Comune di Prato, grazie anche al sostegno di industriali locali, al termine della celebre mostra tenutasi al Forte Belvedere nel 1972. In quell’occasione più di 345.000 visitatori poterono ammirare le opere in mostra. E fu in quell’occasione che lo scultore venne consacrato tra i maggiori artisti del nostro secolo. L’opera fu poi allocata nel 1974 in piazza San Marco dove ancora oggi è presente a simboleggiare Prato "come città vocata alla contemporaneità".
Essendo posizionata all’aperto, nella piazza che è uno dei principali snodi della città, la scultura è costantemente sottoposta agli agenti atmosferici e inquinanti e
questo comporta la necessità di
intervenire periodicamente per monitorare lo stato di salute. Basta guardarla: l’opera si presenta in diverse parti annerita. L’ultimo intervento di restauro risale al 2012. A giorni i restauratori si prenderanno nuovamente cura di quest’opera d’arte.
"Grazie all’intervento conservativo in programma a partire dal 28 agosto sarà possibile avvicinarsi nel migliore dei modi al cinquantesimo anniversario dalla collocazione dell’opera di Moore a Prato. Ringraziamo la donatrice per aver scelto con il Comune questo importantissimo restauro", commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani.