REDAZIONE PRATO

Il calo demografico. Nascite in diminuzione. Anche di bimbi stranieri

All’ospedale Santo Stefano lo scorso anno si è registrato il 9,4% in meno di parti. E’ negativo inoltre il saldo dei neonati da coppie non italiane .

Don Helmut Szeliga

Don Helmut Szeliga

Le coppie straniere fanno meno figli e questo contribuisce a rivoluzionare uno status ormai consolidato e al calo delle nascite. Gli ultimi due anni a Prato sono stati in controtendenza e si apre uno scenario destinato a mutare anche in futuro.

I bambini nati all’ospedale Santo Stefano nel 2024 sono stati complessivamente 1716 e nel 2023 erano 1895 perciò si sono registrate meno 179 nascite. Il numero potrebbe sembrare non elevato ma è in crescita la forbice fra italiani e stranieri. Al momento non ci sono dati sulle nazionalità dei bambini venuti al mondo al Santo Stefano ma i pochi numeri offrono una visuale discreta della situazione e sappiamo che la maggioranze dei residenti stranieri sono cittadini cinesi. C’è anche una parte di donne cinesi che si rivolge ad altri ospedali ma i dati non si sposterebbero molto.

Nel 2023 su 1895 nascite, 1263 erano bambini italiani e 632 bambini stranieri. Nel 2024 si è passati a 1716 nascite di cui 1108 bambini italiani e 608 stranieri. In pratica, lo scorso anno sono nati meno 155 bambini italiani rispetto al 2023 e le nascite di stranieri sono passate dalle 632 del 2023 alle 608 del 2024 e sono scese di 24 unità.

A Prato sono presenti 120 etnie e la popolazione cinese rappresenta oltre il 66% dei residenti stranieri (calcolati in oltre 31.000 i cinesi residenti) quindi le coppie cinesi avrebbero deciso di diventare genitori con più calma. Il calo demografico impone varie riflessioni di carattere economico, sociale, culturale e religioso e abbiamo sentito in proposito una voce più “laica“ quella di Daniela Toccafondi, presidente del Pin e quella del direttore della pastorale per la famiglia don Helmut Szeliga.

M. Serena Quercioli