MARIA LARDARA
Cronaca

Il Canto degli innamorati. Filippo Lippi e Lucrezia Buti. Un omaggio al loro amore

L’installazione ispirata a una delle opere del writer italiano Kenny Random. La romantica provocazione di Tognocchi (associazione Scaricare tutto tutti). .

L’installazione al Canto alle tre gore è dedicata. a Filippo Lippi e Lucrezia Buti

L’installazione al Canto alle tre gore è dedicata. a Filippo Lippi e Lucrezia Buti

In principio fu Canto alle tre gore, poi venne il Canto degli innamorati. Due innamorati speciali al cui nome si lega la più preziosa bottega artistica del Quattrocento a Prato: il pittore Filippo Lippi e la monaca Lucrezia Buti, dalla cui unione sbocciò poi il talento di Filippino.

Nessun cambio di toponomastica in quella zona del centro stretta nella morsa di traffico e incuria, dove proliferano quasi tutte attività etniche. Un tocco di bellezza vuole darla l’installazione (ispirata a una delle opere dell’artista e writer italiano Kenny Random) che omaggia gli innamorati più tormentati di Prato, spuntata da pochi giorni all’altezza dell’incrocio con via Santa Margherita: un pannello decorativo in plexiglass ritrae una coppia di oggi intenta a baciarsi fra petali di rose rosse, fonte di curiosità per il popolo dei commentatori sui social network e per tanti automobilisti di passaggio. E nella targa del Canto degli innamorati che campeggia sotto quella ‘ufficiale’ del Canto alle tre gore si legge ‘punto d’incontro’.

Prato come Verona? Non esageriamo ma è certamente una romantica provocazione quella di Mario Tognocchi, presidente dell’associazione "Scaricare tutto tutti" ed ex consigliere provinciale, insegnante e proprietario del fondo che da due mesi ospita un centro di assistenza gestito da due giovani di origine pachistana.

La storia d’amore tutta pratese è circoscritta nel raggio di pochi metri: fra il convento di Santa Margherita dove avvenivano i primi incontri per dipingere il volto di Lucrezia e la casa di Filippo Lippi in via Magnolfi, passando dal Duomo dove il pittore dipinse il noto ciclo di affreschi con la figura della Salomè. Facile immaginare che i baci furtivi fra suor Lucrezia e fra Filippo avvenissero in quello che è oggi il Canto alle tre gore! Una storia che avrebbe un potente richiamo turistico ma intanto l’iniziativa è stata pensata in un’ottica di riqualificazione, d’accordo con gli inquilini del fondo dove spuntano un crocifisso, una bandiera pachistana e una frase di Leonardo da Vinci.

"Il lavoro non è ancora terminato – fa sapere Tognocchi - e presto l’insegna sarà ancora illuminata: stiamo organizzando un’iniziativa per San Valentino".

Maria Lardara