Il canto per sentirsi uguali e dire no alla violenza . Grazie a Metropopolare

I laboratori per tutti a Figline. Sabato il coro finale

Il canto per sentirsi uguali e dire no alla violenza . Grazie a Metropopolare

Il canto per sentirsi uguali e dire no alla violenza . Grazie a Metropopolare

Quando il no alla violenza sulle donne passa dal potere catartico del canto che può diventare femminista, identitario, comunitario. È l’esperienza del collettivo Metropopolare che nelle ultime settimane ha preso casa al circolo 29 Martiri di Figline, creando una proficua collaborazione con le associazioni "Percorsi di Libertà" e "Sconfinando". Sotto la direzione di Livia Gionfrida e di Simone Faraoni, si è creato un gruppo di donne e uomini che ha fatto un lavoro di ricerca sul canto e sulle tematiche di genere. La loro voce è diventata così uno strumento naturale per far incontrare persone di diverso genere e appartenenza sociale. Laboratorio dopo laboratorio, il progetto "Spazi di Movimento" è ora in dirittura d’arrivo e culminerà a suon di canti sabato alle 17 al circolo di Figline con una festa e performance finale: può partecipare chiunque abbia voglia di prestare la sua voce per cantare, farsi sentire e sentirsi soprattutto parte di una comunità. Il lavoro di Metropopolare s’inserisce in un progetto più articolato. Grazie all’associazione "Percorsi di Libertà" è stato attivato un ciclo di incontri per le donne che hanno subito violenza, creando uno spazio di uscita dall’isolamento promuovendo le proprie abilità. "Sconfinando" ha proposto invece laboratori per i figli delle donne coinvolte. "Quello che ci viene chiesto oggi - dice Livia Gionfrida - è di fare rumore per ogni donna che quotidianamente subisce violenza. Noi vogliamo farne tanto con questo progetto che ha una doppia valenza: da una parte artistica e collettiva, dall’altra di supporto a donne coinvolte nei percorsi del Centro Antiviolenza".

M.L.