Il caro bollette costa al Comune 5 milioni

Le maggiori spese sono più alte di quelle ipotizzate in estate. Squittieri: "I contributi dello Stato non bastano, ma non taglieremo i servizi"

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E’ una stangata da cinque milioni di euro quella che l’amministrazione comunale deve fronteggiare a causa dei rincari fra utenze e pubblica illuminazione. Il dato è stato estrapolato dagli uffici facendo la comparazione fra le spese sostenute nell’ultimo anno pre-covid, cioè il 2019, quando l’attività di scuole, palestre, assessorati e uffici pubblici era priva di limitazioni, e quest’anno quando si è cominciato a dovere fare i conti col caro energia e gas. Il Comune, in previsione dell’aumento dei costi di pubblica illuminazione e utenze, aveva già inserito nel bilancio preventivo una stima superiore per le bollette. Ma la cifra è risultata insufficiente. Tanto che martedì scorso in giunta è stata approvata una variazione di bilancio, che giovedì passerà al vaglio del consiglio. Entrando nel dettaglio della copertura dei maggiori costi, il Comune riuscirà a fare fronte al pagamento di tutte le utenze grazie a tre tipologie di risorse: 1,3 milioni dallo Stato grazie a un contributo finalizzato a coprire l’aumento dei costi dell’energia, poi 1,6 milioni usando un avanzo di risorse covid 2021 e i restanti 2,5 milioni con risorse proprie dell’amministrazione comunale. "Nelle pieghe del bilancio siamo riusciti a coprire tutti i costi senza tagliare servizi ai cittadini – spiega l’assessore al bilancio Benedetta Squittieri -. L’aumento dei costi nell’ultima parte dell’anno è stato netto, visto che a luglio i rincari erano stimati in 3.5 milioni e adesso siamo passati a 5 milioni. Purtroppo i contributi dello Stato non sono sufficienti a coprire le maggiori spese, quindi abbiamo dovuto utilizzare risorse dell’ente. Tutto questo senza che ne pagassero le conseguenze i cittadini. Non toglieremo infatti servizi nelle scuole, o nei pubblici uffici o nell’illuminazione pubblica".

Se a Firenze si è pensato a un maggiore uso dello smart working dei dipendenti comunali per risparmiare sulle utenze, questa strada non viene percorsa dal Comune di Prato che anzi non vuole diminuire gli orari dei servizi al pubblico, né l’attività in presenza dei dipendenti. A maggior ragione in questo periodo cruciale per la progettazione delle decine di cantieri finanziati dallo smart working. Se la situazione è stata gestita per quest’anno, discorso ben differente va affrontato per il 2023. "Se le cifre saranno le stesse o se addirittura dovremo fare i conti con ulteriori rincari, l’anno prossimo rischia di diventare un colpo pesante per le casse comunali – aggiunge Squittieri -. Le spese grosse sono sui servizi che non vogliamo assolutamente toccare. Per fortuna avevamo portato avanti un percorso di efficientamento energetico nelle scuole, che ci ha portato a risparmi del 40% nelle utenze. E poi grazie al bando fatto sul servizio di distribuzione del gas negli uffici comunali abbiamo ottenuto un ulteriore 40% di risparmi in 110 immobili comunali".

Il Comune per fronteggiare i rincari proprio in queste settimane ha in corso la nuova gara per la gestione del servizio di distribuzione del gas negli uffici pubblici. Qui il futuro gestore dovrà assicurare l’installazione di un sensore specifico all’interno di ogni classe di ogni scuola comunale, in grado di monitorare in tempo reale temperature e anomalie. Questo consentirà di azzerare gli sprechi. "Una soluzione possibile grazie all’investimento sulla fibra, portata in tutte le aule comunali della città – conclude Squittieri -. Il Comune su questo specifico progetto ha investito 1,5 milioni in quattro anni, e ora se ne raccolgono i frutti".

Stefano De Biase