MARIA LARDARA
Cronaca

Il cielo dentro di noi. Teatro, musica, libertà per il Giubileo di Prato

Il coraggioso progetto della Diocesi e di Luconi: tre spettacoli nelle chiese per riflettere e vivere l’energia della cultura. Inizio il 22 marzo in San Fabiano.

Laura Cravedi,. protagonista di fiction tv, ma anche ottima. interprete di teatro

Laura Cravedi,. protagonista di fiction tv, ma anche ottima. interprete di teatro

Il cielo dentro di noi è il bellissimo e coraggioso progetto della Diocesi per il Giubileo 2025 a cura di Massimo Luconi, regista pratese. Tre spettacoli in tre chiese, pensati e diretti da Luconi, con la partecipazione di Mirio Cosottini, Dialy Maly Cissoko, Laura Cravedi, Flo, Fernando Maraghini, Vincenza Pastore, Maria Elena Romanazzi, Papi Thiam. "In questo momento storico dell’egemonia delle tecnologie che massificano la cultura e la privano del potere innovativo ed energetico, in un momento in cui la politica sembra a poco a poco disattendere speranze di riflessione appare necessario e urgente interrogarsi, creare nuovi spazi di libertà dove lo spirito dell’uomo possa coltivare l’arte e la singolarità. Una dimensione che dà importanza alla parola e al gesto, al rapporto diretto, personale con la comunicazione", riflette Luconi.

Il primo appuntamento sarà sabato 22 marzo alle 21 nella Chiesa di San Fabiano, con La Passione di Charles Peguy, partitura per voce e musica con Laura Cravedi voce recitante, Maria Elena Romanazzi canto e le musiche originali di Mirio Cosottini. Charles Péguy (1873-1914), scrittore originale e prolifico, si è schierato apertamente contro le falsità della politica, la presunzione della scienza, contro il vuoto del “mondo moderno”. Ha speso la vita nel mettere al centro l’uomo, con i suoi dolori, miserie e speranze, per questo, è stato spesso isolato come un diverso dal contesto intellettuale francese del primo Novecento. Oggi la sua figura riconquista il posto che gli compete nella storia della letteratura, anche grazie ad ammiratori quali Giovanni Paolo II e Don Giussani, ma nella sua opera resta ancora molto da scoprire.

Sabato 29 marzo sempre alle 21 alla Chiesa Santa Maria della Pietà ci sarà il Poema della croce di Alda Merini, drammaturgia sonora con musiche originali Mirio Cosottini con Fernando Maraghini e Vincenza Pastore voci recitanti, Flo canto. Alda Merini è una delle voci più intense e più amate della poesia italiana contemporanea: in questo poemetto fra prosa e poesia, fa parlare una Madonna umanissima, una donna giovane e madre, stupita e umanamente colpita di fronte alla grandezza del suo ruolo e al dramma della crocifissione.

Infine sabato 5 aprile alla Chiesa di San Bartolomeo in piazza Mercatale, Preghiera per la pace dall’opera di Leopold Sedar Senghor: un concerto recital con Mirio Cosottini (piano e tromba), Dialy Mady Cissoko (Kora), Papi Thiam (percussioni e canto) e Fernando Maraghini (voce recitante). Attraverso la musica e con la parola di Senghor ed altri poeti africani di lingua francese, si entra nel mondo delle tradizioni ancestrali ma anche nei fermenti e nelle speranze deluse del grande continente africano. Un’Africa poetica e forte, colta e raffinata, diversa da quella stereotipata del folklore o dei drammi a cui è abituato il nostro immaginario occidentale. E’ un messaggio di pace e di perdono, un incontro di saperi e di amicizie e che unisce in maniera naturale la profonda tradizione africana e gli influssi moderni della cultura musicale europea, in uno straordinario esplosivo sincretismo.

Il cielo dentro di noi è un ritorno alla sacralità in una religione, dove l’uomo è di nuovo al centro, sacerdote e iniziato, spettatore e protagonista, in uno spazio dove ognuno coltiva la propria libertà. Perché attraverso il teatro e la poesia si può capire il mondo senza giudicarlo.