Un pò a causa del cambiamento climatico, un pò per le diverse scelte d’acquisto del cliente finale, anche il mondo della filatura si sta adattando a un nuovo modo di fare moda per soddisfare le esigenze in mutamento degli stilisti. È quanto emerge alla fiera Pitti Filati di Firenze. Si pensa a filati sostenibili e performanti per chi fa sport, ma soprattutto a fili ‘seasonless’ per capi senza una stagionalità specifica e materie prime per collezioni che durino 365 giorni all’anno: una necessità che sta diventando una vera tendenza. E tra le materie prime più utilizzate per questo scopo c’è la lana, che se nell’immaginario comune finora è stata associata alle stagioni invernali, diventa ora il materiale più duttile per queste nuove collezioni adatte a coprire tutte le (non) stagioni.
"Adesso si usa il cotone in inverno e la lana in estate - spiega Laura Benesperi di Bemiva -. Il tessile va verso la valorizzazione degli aspetti naturali, c’è un’estensione delle stagioni, ora si nota meno la differenza nelle collezioni tra invernale e estivo".
Colori brillanti, arancioni, gialli, azzurri, fili lucidi e un trionfo di paillettes. Piccole, grandi, con intarsi, all’interno dei fili: capionari ad hoc valorizzano la tendenza per eccellenza del momento.
"Ci siamo specializzati in un genere di produzione con paillettes che sta riscontrando da tempo molta attenzione - conferma Francesco Lucchesi -. Fare ricerca e offrire un prodotto che sia sempre un passo avanti è la ricetta migliore per restare sul mercato".
Tessuti finissimi per una maglieria che si adatta a tutte le stagioni con grande portabilità e comfort, ma anche facile da gestire e da lavare proprio per essere alla portata di tutti. La moda si adatta al cambiamento climatico e alle esigenze del momento creando fili e poi tessuti dalla grande portabilità. Le collezioni per la primavera/estate 2026 raccontano molto di questi fili sostenibili, performanti e senza stagione.
Garze in lane pregiate, crepe lavorati su macchine più grosse rispetto al titolo del filato, per cercare trasparenza e irregolarità, mischie lana/seta che conferiscono scivolosità e fluidità. L’effetto visivo e dinamico è ottenuto con sovrapposizioni di filati velati e qualitativamente ricchi: soprattutto sete, sia da sole che in mischia.