FEDERICO BERTI
Cronaca

Il colibrì da film. Per Veronesi Favino e Kasia Smutniak

Il romanzo vincitore dello Strega presto al cinema. Regia di Archibugi, nel cast anche Nanni Moretti

Kasia Smutniak e Pierfrancesco Favino

Prato, 25 marzo 2021 - "Il colibrì", l’ultimo romanzo di Sandro Veronesi pubblicato per "La nave di Teseo", diventa un film. Il secondo premio Strega nella carriera dello scrittore pratese (il primo fu "Caos calmo") sarà trasformato per il grande schermo dalla regista Francesca Archibugi, già autrice di grandi successi fin dal suo debutto con "Mignon è partita" a cui sono seguiti "Verso sera", "Il grande cocomero" e altri titoli. Ad interpretare il protagonista Marco Carrera sarà Pierfrancesco Favino che recentemente è stato diretto dal fratello dello scrittore Giovanni Veronesi in "Moschettieri del re" e il sequel "Tutti per uno". Sceneggiatura della stessa Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo, produzione Fandango e Rai Cinema. A giugno il primo ciak per due mesi in location come Roma, Parigi e tanta Toscana. Tra i primi nomi del cast, Nanni Moretti e Kasia Smutniak, entrambi curiosamente già presenti in quel "Caos calmo" che fu un grande successo nel 2008. Un libro di successo per un film che probabilmente sarà tra i più attesi ed importanti della prossima stagione, nella speranza di poterlo vedere sul grande schermo e non in una piattaforma tv. Nella storia del premio Strega soltano un altro autore era riuscito a fare il bis; Paolo Volponi con "La macchina mondiale"nel 1965 e con "La strada per Roma" nel 1991.

Da ricordare anche il premio Strega di un altro scrittore pratese, Edoardo Nesi, vincitore nel 2011 con "Storia della mia gente" (Bompiani). "Il colibrì" è un libro possente, corposo, impegnativo che trascina il lettore "dentro" la vita di Marco Carrera, con continui salti temporali. Un affascinante mosaico che si compone capitolo dopo capitolo. Intorno a Carrera, i genitori, il fratello con cui il protagonista ha un rapporto molto controverso, la sorella tormentata, la figlia. E poi gli amici d’infanzia e dell’adolescenza, gli anni settanta. Ed infine la figura della moglie, Luisa Lattes. Tutti complici di una architettura romanzesca perfetta. Per Marco Carrera, una vita sospesa come quella dei colibrì.

I PRECEDENTI - Prima di Caos calmo e de Il Colibrì, il cinema italiano aveva già attinto alla produzione letteraria di Sandro Veronesi. Del 2 è La forza del passato tratto dall’omonimo romanzo di Veronesi uscito nel 2000 per Bompiani, vincitore dei premi Campiello e Viareggio. Protagonisti del film Sergio Rubini, Bruno Ganz, Valeria Moriconi, Sandra Ceccarelli per la regia di Piergiorgio Gay. Nel 2011 è la volta di "Gli sfiorati" uscito per Mondadori nel 1990. La regia è del giovane Matteo Rovere, nel cast Claudio Santamaria, Michele Riondino, Asia Argento. Il film passa praticamente inosservato registrando un clamoroso flop al botteghino. Come sceneggiatore Sandro Veronesi aveva collaborato al primo film del fratello Giovanni per "Maramao", prodotto da Francesco Nuti nel 1897.