REDAZIONE PRATO

Il Comitato si rivolge alla Procura. Piazza XX Settembre fa discutere

Per la presidente tanti quesiti sono senza risposta. Replica Palandri: "Abbiamo fornito tutte le spiegazioni"

Maria Lombardo, presidente del Comitato durante la protesta del 16 novembre

Maria Lombardo, presidente del Comitato durante la protesta del 16 novembre

Lavori in piazza XX Settembre, il Comitato “Noi in piazza“ ha presentato un esposto in Procura e uno alla Corte dei Conti sul cantiere. "Ci aspettavamo risposte precise - dice Maria Lombardo, presidente del Comitato - e il sindaco non le ha fornite, è fuggito dall’assemblea, non ha inviato nessuno per dialogare con noi. Ecco perché, sentendoci offesi, siamo stati costretti a questo passo".

L’esposto si basa su due pareri negativi contro la variante: quello, chiesto e pagato dalla stessa amministrazione Palandri, di un avvocato che paventando il rischio di danno erariale, invitava a completare il lavoro. E poi il parere della Soprintendenza su un’area a forte tutela perché limitrofa alla Villa Medicea protetta da Unesco. Ricordato come il progetto iniziale tutelava il bene comune (abbattimento del traffico, valorizzazione del pedone rispetto alle automobili, maggiore sicurezza per i cittadini, spazio per scopi comunitari), i firmatari allegano alcuni documenti e chiedono "che vengano esaminati fatti, atti e l’intero iter procedurale". Cinque le domande su cui il Comitato avrebbe voluto risposte precise: perché la variante non era inserita nel programma elettorale di Palandri né è stata, dopo, presentata in modo pubblico ai cittadini; perché Palandri ha ritenuto di ignorare il parere contrario della Soprintendenza; qual è la funzione che la variante assegna a una piazza destinata a spazio civico; se esiste un danno erariale; quali i rapporti del Comune con la ditta appaltatrice. Nell’assemblea organizzata dal Comitato era stato chiesto un chiarimento su un altro aspetto: l’apertura di una porzione di piazza con i lavori ancora in corso.

Riccardo Palandri risponde con una nota: "Questa storia di piazza XX settembre sta diventando la storia infinita. Ed ora inizio ad essere veramente stanco di sentire, come un mantra, sempre le stesse". "Il comitato - prosegue - ha fatto degli esposti? Bene, è nel suo diritto e come sindaco e come amministratori comunali ci difenderemo nei luoghi e nei modi opportuni. La cosa che ci dispiace è che in questa vicenda vengono tirati in ballo gli uffici comunali che nulla hanno a che vedere con la politica. E difendiamo l’operato di chi ha lavorato, da quando siamo stati eletti, all’ufficio tecnico. Per temi come questo della piazza il luogo deputato per discuterne è il consiglio comunale. E, infatti, nella prossima seduta, a firma di due consiglieri di maggioranza, ci sarà un’interpellanza per trattare la piazza e il cantiere. Sottolineo, ancora una volta, che al comitato abbiamo risposto per mail a quanto ci veniva richiesto e lo abbiamo fatto in modo tecnico, preciso e puntuale. Se poi le nostre risposte non sono piaciute è un altro discorso".

M. Serena Quercioli