SILVIA BINI
Cronaca

"Il Comune abbatte il vecchio ponte. E poi ne affitta uno da un privato"

Il caso di Bagnolo. Meoni (FdI): "Con la soluzione dell’amministrazione almeno 300mila euro di spese inutili"

Il ponte da abbattere che si trova a Bagnolo tra. via Riva e via Monteferrato

Il ponte da abbattere che si trova a Bagnolo tra. via Riva e via Monteferrato

L’abbattimento del ponticino di Bagnolo, necessario per prevenire il rischio alluvioni, continua a sollevare polemiche. Questa volta è il capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonio Matteo Meoni, a sollevare dubbi sulla manovra pensata dall’amministrazione. In base ai documenti di Meoni la soluzione messa in campo dal Comune costerebbe almeno 300mila euro per pagare l’affitto di un ponte privato in sostituzione del manufatto che andrà abbattuto, contro meno della metà nel caso in cui il Comune avesse previsto di costruirne uno nuovo.

"A oltre 17 mesi dal 2 novembre 2023, la questione del ponte di Bagnolo continua a rimanere irrisolta. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Calamai, ha optato per una soluzione non definitiva: ovvero l’occupazione di un ponte privato in via Bagnolo di Sopra e la creazione di una viabilità alternativa mediante l’esproprio di terreni agricoli. Il costo stimato di tutta l’operazione ammonta a circa 100mila euro", spiega Meoni. "Ricordo che nel maggio 2023, prima dell’alluvione, veniva inaugurato un percorso didattico chiamato ’Cammino dell’acqua’; mi chiedo se il torrente Bagnolo, all’epoca era sicuro? Purtroppo devo segnalare che dalla ’Carta della pericolosità idraulica Pai’ il torrente Bagnolo nel tratto dove e presente il ponte in questione, risulta avere una pericolosità idraulica elevata".

Meoni ipotizza la costruzione di una nuova infrastruttura pubblica in sostituzione delle soluzioni provvisorie previste: "Una nuova opera pubblica, al contrario di quella pensata dal Comune che è stata rallentata dai ricorsi al Tar dei proprietari privati, avrebbe già potuto essere completata da mesi, garantendo la necessaria sicurezza idraulica, soprattutto alla luce del crescente rischio legato agli eventi climatici estremi - dice -. Esistono imprese in grado di realizzare e installare ponti in tempi rapidissimi, con costi che partono da circa 95mila euro. Si tratta di strutture certificate, resistenti al carico veicolare e conformi alle più recenti normative. Il rischio concreto adesso e che, oltre ai 100mila euro per la viabilità, il Comune debba corrispondere un canone annuo che potrebbe superare anche 50mila euro. Se l’occupazione temporanea del ponte privato si protraesse fino al termine del mandato Calamai, il costo complessivo potrebbe anche superare i 200mila euro. E tutto questo, senza costruire alcuna infrastruttura pubblica. In pratica, si finirebbe per pagare un affitto a un privato, anziché realizzare un bene duraturo e collettivo".

Silvia Bini