Il coordinamento delle associazioni No Multiutility (di cui fa parte anche l’associazione regionale ADiC Toscana APS), si è sempre battuto per la gestione dei servizi interamente pubblica (in house) e sotto un controllo diretto dei sindaci e in vista della Conferenza Territoriale del 5 dicembre chiede ai primi cittadini di votare contro.
"Ringraziamo gli undici sindaci, definiti dalla stampa ’ribelli’, che hanno chiesto all’Autorità Idrica Toscana di riconvocare la Conferenza Territoriale 3 per chiedere di sospendere la gara per l’affidamento pubblico privato al fine di raggiungere l’obiettivo dell’affidamento in house providing del servizio, anche in considerazione che molti comuni con gestore Publiacqua hanno visto rinnovato il consiglio comunale", scrivono dal coordinamento.
"Per questo motivo in appoggio alla loro iniziativa abbiamo inviato una lettera a tutti i comuni della Conferenza Territoriale 3 Medio Valdarno – aggiungono – e, anche noi, come tutti i cittadini che nel 2011 hanno votato il referendum per l’acqua pubblica, siamo ribelli". Nelle lettera si chiede ai sindaci di "esprimere voto contrario all’affidamento misto pubblico-privato, di promuovere un modello di gestione che garantisca il controllo totale e diretto da parte delle amministrazioni pubbliche, sostenere un supplemento di riflessione per valutare approfonditamente e sostenere la gestione in house, sostenere la proposta dei comuni che hanno già deliberato in questo senso".