Centro sorvegliato speciale. Il primo passo verso la riqualificazione del cuore della città è arrivato con la riapertura dell’ex Stella d’Italia che dal 15 settembre porta un indotto di circa 400 persone tra studenti, insegnanti e personale scolastico essendo diventata succursale del Dagomari. Una scelta accolta con favore da commercianti e residenti. "Laddove si riesce a creare un maggior presidio da parte dei residenti, si generano almeno due forme di sicurezza. Una indiretta, che nasce dal flusso costante di centinaia di persone; l’altra diretta, perché le forze dell’ordine tendono a presidiare maggiormente il contesto", ha commentato su La Nazione Simona Marinai, presidente del Gruppo interprovinciale Fipe Donne Pistoia-Prato. Ed è proprio qui il punto: la sicurezza. Appena suona la campanella e il portone si chiude ecco che le brutte frequentazioni tornano ad animare gli scalini antichi di quella che fu la Stella d’Italia. "L’apertura di una succursale del Dagomari in piazza Duomo è certo una scelta volta alla riqualificazione del centro storico – dice il pediatra Enrico Davalli, residente del centro che da anni porta avanti battaglie antidegrado –. Vorrei segnalare comunque che, quando nel pomeriggio la scuola chiude i battenti, gli scalini dell’ex Stella d’Italia sono di nuovo territorio di ritrovo di spacciatori, balordi e altro. Andrebbe aumentato il controllo in questo orario per evitare finalmente il ripresentarsi di questo indecoroso spettacolo".
Purtroppo piazza Duomo non gode da lungo tempo di belle frequentazioni: i bivacchi sugli scalini della cattedrale e di palazzo Vestri sono quotidiani. Bottiglie di birra, lattine, avanzi di cibo ma soprattutto spaccio continuo. Del resto il triangolo di piazza Duomo e Canto alle Tre Gore è stato al centro di polemiche e azioni di contrasto per fermare lo spaccio.
A tratti migliorato, ma mai definitivamente debellato con il risultato che appena si abbassa la guardia, e le persone diminuiscono, le brutte frequentazioni riprendono terreno generando insicurezza e degrado. E c’è un altro problema: il centro è sporco. Più e più volte i cittadini hanno denunciato il problema, legato in larga parte ai cani. Palazzi utilizzati come orinatoi per gli amici a quattro a zampe che non ne hanno colpa se non quella di avere padroni poco rispettosi dei beni altrui.
Il risultato è cattivo odore e palazzi sporchi nonostante l’impegno di alcuni residenti che forti di buona volontà, ogni sera puliscono i marciapiedi. Intanto il condominio di Palazzo Salvi Cristiani tra via Migliorati e via Carbonaia, composto da una quindicina di persone, ha iniziato una vera battaglia chiedendo che siano perseguiti, anche penalmente, i proprietari dei cani che non impediscono ai loro animali di fare la pipì sulle pareti esterne dell’edificio.
"Purtroppo si tratta di un problema comune a molte strade del centro storico che porta cattivi odori, soprattutto nella stagione estiva, ed espone a problemi igienico-sanitari", affermano alcuni residenti. In via Pomeria inoltre, nei pressi di porta Frascati, è stata realizzata dal Comune un’area sgambatura utilizzabile dai proprietari dei cani. Quindi non ci sono scuse. E’ solo inciviltà.
Silvia Bini