Il disastro che non finisce mai. Rifiuti: foto trappole anti furbetti. E un mese dopo ci sono 27 sfollati

Due residenti di Figline e 25 del comune di Cantagallo sono fuori casa dalla notte del 2 novembre. Tante discariche abusive dopo l’emergenza, la prefettura corre ai ripari: controlli dei vigili e multe.

Il disastro che non finisce mai. Rifiuti: foto trappole anti furbetti. E un mese dopo ci sono 27 sfollati

Il disastro che non finisce mai. Rifiuti: foto trappole anti furbetti. E un mese dopo ci sono 27 sfollati

Controlli, appostamenti e foto-trappole. Sono i sistemi studiati dalla polizia municipale, in accordo con la prefettura, per smantellare la rete dei furbetti dei rifiuti. Sfruttando il caos generato dall’alluvione ci sono stati (e ci sono tuttora) cittadini e imprese che stanno smaltendo rifiuti di vario genere abbandonandoli lungo il marciapiede o in punti di raccolta istituti in città per fare fronte all’emergenza. Gli abbandoni stanno però riguardando anche zone di Prato e della provincia non colpite dall’alluvione e diventano particolarmente pericolosi per l’ambiente quando a essere abbandonati sono rifiuti speciali. Così la prefettura ha dato incarico alla municipale di intensificare i controlli. In particolare si metteranno sotto la lente di ingrandimento zone come viale Marconi e via del Ferro, in più ci saranno controlli nei punti dove gli abbandoni sono costanti.

"Si sono verificate situazioni spiacevoli – spiega il prefetto Adriana Cogode –. Il fenomeno va eliminato e prevenuto. Per questo abbiamo chiesto alla polizia municipale di intensificare l’attività. Non sappiamo quali rifiuti vengono abbandonati, quindi si corre il rischio di andare a inquinare pesantemente il terreno".

L’annuncio sui controlli anti-furbetti dei rifiuti è stato dato durante la riunione di coordinamento sul post alluvione, a cui hanno partecipato sindaci, tecnici e forze dell’ordine. Il prefetto ha annunciato anche un nuovo piano che farà scattare automaticamente la convocazione degli enti coinvolti in caso di nuova emergenza. "Era la prima volta che affrontavamo una simile situazione – prosegue Cogode –, e che si dovevano coordinare la catena di controllo e i diversi livelli di responsabilità su scala locale, regionale e nazionale. Il meccanismo si è attivato subito, senza ritardi, ma vogliamo migliorare nella comunicazione con l’obiettivo di essere più veloci ed efficaci".

Durante la riunione sono stati diffusi anche i numeri dell’alluvione. In tutta la provincia sono state evacuate 162 persone: di queste 2, che vivono in via di Cantagallo, ancora non sono rientrate a casa, così come altre 25 nel comune di Cantagallo. A seguito dell’ondata di pioggia e fango sono saltate anche 2.600 utenze dell’energia elettrica, oltre ai problemi legati alle comunicazioni mobili e in fibra ottica fra Cantagallo, Migliana, Vernio, Sant’Ippolito e Montepiano. Gli interventi in somma urgenza sul reticolo idrico sono stati 250 fra Bagnolo, Agna, IoloBardena e Furba, col genio civile che ha mobilitato quaranta persone. Passando alle forze dell’ordine, la polizia ha impiegato 148 equipaggi, la stradale 54 pattuglie, i carabinieri 250 equipaggi, i forestali 42. La finanza ha messo in campo 8 pattuglie al giorno oltre a quattro unità di sommozzatori, la polfer 60 unità di personale e la penitenziaria tre pattuglie. Infine sono state rimosse 5220 tonnellate di fango e detriti, ripristinando 13 strade.

Stefano De Biase