REDAZIONE PRATO

Il distretto attende Roma: "Basta con rinforzi spot. Servono risposte vere"

La sindaca Bugetti chiede al governo più forze dell’ordine, magistrati e ispettori del lavoro contro l’illegalità e per far emergere la parte bella di Prato.

La sindaca Ilaria Bugetti

La sindaca Ilaria Bugetti

Il Comune di Prato, facendo anche oltre quello che gli compete, collabora storicamente con procura, prefettura e forze dell’ordine, che fanno un lavoro straordinario, e bisogna ricordare che qui c’è uno dei distretti tessili moda più importanti al mondo. Ma quando si parla di mafia, e io non ho dubbi su questo, a maggior ragione il governo deve venire e darci gli strumenti", per quanto riguarda più organici di magistrati, forze dell’ordine e ispettori del lavoro, "tutti aspetti per i quali il Comune non ha competenze".

Così la sindaca di Prato Ilaria Bugetti in merito alla situazione per la cosiddetta ‘guerra delle grucce’ tra clan cinesi, come viene definita la lotta per il monopolio del ricco mercato degli appendiabiti e della logistica dell’abbigliamento in città.

"Ora è il momento in cui – aggiunge – oltre alle commissioni parlamentari, quella antimafia e quella sul lavoro, che vengono sul territorio da mesi, abbiamo bisogno di risposte" e "risolvere il problema dell’illegalità nel distretto", così da "far emergere invece la parte bella del distretto, quella che lavora e che è preponderante".

"Il nostro è un grido di allarme – osserva ancora –, lo chiediamo da anni, non solo a questo governo ma anche a tutti quelli precedenti. Non mi interessa il colore del governo".

Bugetti sottolinea la carenza di organici di magistrati, forze dell’ordine e ispettori del lavoro, "del resto lo ha detto lo stesso procuratore capo Tescaroli, da Prato vanno via altri quattro pm, e ha anche parlato di armi spuntante perché non abbiamo personale sul territorio. La nostra polizia municipale collabora con le forze dell’ordine e da Roma ci mandano una volta al mese rinforzi per il progetto Alt caporalato ma non basta. Servono risposte strutturali e permanenti sul territorio".

"C’è un lavoro enorme ma se avessimo gli strumenti potremmo in poco tempo mettere a sistema la situazione – conclude –. Al momento però tutto tace, non ho ancora avuto risposte dal governo. Resto speranzosa ma ancora non ne ho avute".

E la sindaca aggiunge che "come Comune siamo disponibili a fare la nostra parte e ad andare anche oltre le nostre competenze, ma ci vuole concretezza e serietà. La stessa concretezza e serietà che abbiamo dimostrato con il progetto Lavoro sicuro che in dieci anni di controlli ha permesso di più che raddoppiare l’indice di regolarità nelle ditte cinesi sul fronte dei dormitori abusivi e degli impianti".

Del resto Bugetti ricorda la concretezza del fare: "Quando si presenta un problema prioritario siamo abituati ad arrotolarci le maniche e ad aggredirlo. Per dieci anni è stata la sicurezza nei luoghi di lavoro, ora sono sfruttamento e legalità. Non ci tiriamo indietro neanche stavolta e dimostriamo ogni giorno senso di collaborazione istituzionale attraverso un dialogo quotidiano con prefettura e questura, supportando con la Municipale i controlli notturni del progetto Alt Caporalato che Roma una volta al mese ci invia, creando una rete tra enti e procura di cui lo sportello antisfruttamento è frutto.

E’ questo l’unico modo che abbiamo per vincere questa battaglia: collaborare".