MARISTELLA CARBONIN
Cronaca

Il festival della cultura: "Seminare idee": prima edizione. Più di 30 appuntamenti gratuiti. Il coraggio come ‘stella polare’

Dal 6 all’8 giugno. Incontri, dialoghi, spettacoli animeranno in maniera diffusa il centro di Prato. Promosso da Fondazione CariPrato e Comune, è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile.

Dal 6 all’8 giugno. Incontri, dialoghi, spettacoli animeranno in maniera diffusa il centro di Prato. Promosso da Fondazione CariPrato e Comune, è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile.

Dal 6 all’8 giugno. Incontri, dialoghi, spettacoli animeranno in maniera diffusa il centro di Prato. Promosso da Fondazione CariPrato e Comune, è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile.

Comunque la si guardi, che sia cor-habere o cor-agere, nella parola coraggio c’è una radice palpitante: cor. Cuore. E’ una parola impegnativa. Se fosse un verbo avrebbe forse un solo tempo, e sarebbe l‘imperativo. E’ questa parola la stella polare del festival "Seminare Idee" che dal 6 all’8 giugno accenderà Prato: saranno tre giornate intense di conferenze, dialoghi, spettacoli, letture e laboratori. Idee e punti di visti di personalità di spicco della cultura, delle scienze. Una raffinata maratona culturale diffusa nel centro storico di Prato, dal Teatro Politeama, al Chiostro di San Domenico a piazza delle Carceri, per citare solo alcune delle location: 31 appuntamenti, tutti gratuiti (programma completo su www.seminareideefestival.it). Il festival è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal Comune di Prato, con il sostegno della Regione Toscana, ed è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile. Il sipario sul programma si è alzato ieri, in Regione. Il festival avrà anche un ‘antipasto’ a maggio con diversi incontri sul filo del Coraggio.

Sorride Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: "Siamo all’inizio di qualcosa di entusiasmante". Torna alle radici di quest’avventura, con "il primo seme gettato nel 2023 dall’incontro con Fattori e Nobili" e poi germogliato dal dialogo con la sindaca Ilaria Bugetti e l’assessore al centro storico Diego Blasi, che già cullavano il sogno di una rassegna letteraria. Le radici del festival sono piantate in un sogno condiviso. Quello personale di Toccafondi è che questo festival possa educare "alla comprensione". Perché si è coraggiosi, oggi, anche solo rispettando le parole affinché siano "adeguate, accuratamente pensate, rispettose della verità".

"Questo deve diventare un appuntamento di riferimento tutti gli anni – le parole della sindaca di Prato, Ilaria Bugetti – Anche a livello nazionale. Siamo partiti dalla parola ‘coraggio’, in questa prima edizione, con la speranza di seminare questa idea per veder crescere una città europea, che non ha paura del cambiamento". Una città sempre più di "cultura, di ispirazione ed emblema del contemporaneo", le parole del governatore Eugenio Giani. Annalisa Fattori e Paola Nobile, ideatrici e direttrici del festival, tornano sulla traversalità della parola coraggio, che può essere "coraggio del noi, quello di agire per il bene comune ma anche il coraggio dell’io, quello che unisce e crea relazioni".

IL PROGRAMMA. 6 GIUGNO. L’apertura sarà al Politeama con "Nessuna bilancia pesa il coraggio" (pre 18,30), un dialogo tra Roberto Saviano, che ha riportato la Camorra all’attenzione della società civile, e Sandro Veronesi, scrittore due volte premio Strega.

SABATO 7 GIUGNO. Alle 10 nel chiostro di San Domenico "L’alfabeto della speranza": Eraldo Affinati dialoga con la scrittrice Laura Bosio, responsabile della Penny Wirton di Milano, sulla possibilità di una scuola senza muri. In "Capitane Coraggiose" (ore 10,15 in piazza delle Carceri) Giorgio van Straten e Walter Veltroni – autori rispettivamente de ‘La ribelle’ e di ‘Iris. La libertà’ – si soffermano su due luminosi esempi di eroismo femminile: Iris Versari e Nada Parri. Alle 11, stessa location, Viola Ardone dedica il suo talento narrativo al coraggio della gente comune che non entrerà mai nei libri di storia, come Oliva Denaro, che ricalca la storia della siciliana Franca Viola, la prima donna italiana ad aver rifiutato pubblicamente il matrimonio riparatore. La scrittrice ne discuterà insieme ad Agnese Pini, direttrice di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, nell’incontro ‘Il coraggio di salvarsi da soli’. Alle 12 al Museo del Tessuto, "Limitati, sì, predestinati no: il coraggio di conoscere chi siamo": interverrà il neurologo Gianvito Martino. Davide Avolio (ore 15 piazza delle Carceri), giovane scrittore e content creator, ribalterà il significato classico della parola coraggio nell’incontro dal titolo "Disarmare le parole per disarmare la guerra". Il pomeriggio proseguirà (ore 16, Palazzo Pretorio) con Massimo Ammaniti, neuropsichiatra infantile, tra i massimi esperti italiani di età evolutiva. Alle 17 al Politeama, nell’incontro "Ospedali: né pronto, né soccorso", ci sarà Milena Gabanelli in dialogo con la giornalista Simona Sala. Alle 18 in piazza delle Carceri Fabio Genovesi ("Seguire la musica del mondo") e alle 18,15 al Museo del Tessuto con "Che ne sarà di noi? Affrontare l’incertezza", l’economista Federico Fubini invita a prendere esempio da chi ha trovato la forza di portare avanti una propria personale rivoluzione. Il pomeriggio prosegue con il reading dell’attrice Antonella Fattori e di Livia Gionfrida, regista e drammaturga (ore 18,30, San Domenico) "Parole prigioniere, parole liberate". La giornata si chiude con la reporter Francesca Mannocchi (ore 19, Politeama) "Guardare la guerra negli occhi" e con la conferenza spettacolo (21,30) di Gino Castaldo, "Il cielo bruciava di stelle".

DOMENICA 8 GIUGNO. Parla del coraggio speciale che esista nella poesia Giuseppe Conte (ore 10, San Domenico). Dopo di lui (10,30) "Il coraggio della disobbedienza": Sadaf Baghbani, attrice e attivista iraniana colpita da 147 pallini di piombo durante la ribellione contro il regime iraniano, dialoga con la giornalista Cristina Giudici. Alle 11 in piazza delle Carceri Teresa Ciabatti, autrice di Donnaregina, si sofferma sul coraggio di accettare le nostre contraddizioni: con lei Sandro Veronesi. Alle 12 (San Domenico) si parla di intelligenza artificiale con Mario Rasetti, fisico teorico e matematico. Poi Paola Jacobbi e Roselina Salemi (Essere donne è un’impresa, ore 15 piazza delle Carceri); Massimiliano Valerii (Il caso Majorana: il dilemma dello scienziato, ore 15,30, San Domenico); Antonio Franchini e Antonio Gnoli dialogheranno del coraggio come antidoto alla crudeltà. Alle 17,45 Anna Bonaiuto e Liliana Rampello (Vite da romanzo e romanzi di vita) nel chiostro di San Domenico dove il festival si chiude (ore 19,30) con la lectio "Il coraggio della pace" di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.