Il futuro del sindacato. Cgil, verso la fusione tra Prato e Pistoia

il primo segretario generale dell’accorpamento sarà pistoiese

Il futuro del sindacato. Cgil, verso la fusione tra Prato e Pistoia

La Camera del Lavoro di piazza Mercatale non perderà la sua funzione ed i suoi servizi

Nei primi mesi del 2025 nascerà una grande Cgil, che accorperà le strutture di Prato e di Pistoia. Una scelta che di fatto è già stata intraprese almeno per quanto riguarda le varie sezioni delle categorie, ma che fino ad oggi non aveva interessato l’organizzazione interna ed apicale del sindacato. Un’operazione che rientra nell’ambito di una scelta politica più ampia, a carattere regionale, e che ricalca quanto si è già verificato in altri enti territoriali. Basti pensare alla Camera di Commercio di Pistoia e Prato, come pure a Confindustria Toscana Nord in cui confluiscono le imprese di tre aree, Prato, Pistoia e Lucca, ancora l’associazione di categoria Cna Toscana centro.

Insomma una tendenza individuata anche come utile per ottimizzare le risorse ed il personale a disposizione.

Una novità quella che investirà la Camera del lavoro pratese nel solco delle modifiche registrate nella geografia globale degli enti e delle strutture delle controparti. Un riassetto dell’articolazione che in altri ambiti è già avvenuto.

Un passo che il sindacato di piazza Mercatale si prepara a fare con un congresso straordinario all’inizio del 2025.

Per il momento le bocche sono cucite. Nessuno si sbilancia più di tanto. Ma non sembra tanto lontano dalla realtà, che dalla fusione delle due Cgil Prato e Pistoia uscirà fuori un solo segretario generale, come già succede negli altri enti che hanno attraversato questa metamorfosi.

Sembra che il ruolo di segretario generale del debutto dell’accorpamento toccherà ad un esponente pistoiese; poi dovrebbe vigere la regola dell’alternanza.

Sembra, poi, che non ci saranno particolari scossoni nel riassetto degli uffici, perché la Camera del lavoro offrirà gli stessi servizi di oggi, come pure le funzioni di rappresentanza. In molti se lo augurano, visto il momento particolarmente difficile vissuto dal distretto, attraversato da una crisi lunga e ostinata.

Sara Bessi