Il futuro Multiutility. Tensione e polemiche . Spunta l’ipotesi Mazzei

Voci ricorrenti su un cambio, non immediato, alla guida della holding. Mazzetti attacca e critica il Pd. Maioriello: "Il vento sta cambiando".

Il futuro Multiutility. Tensione e polemiche . Spunta l’ipotesi Mazzei

Voci ricorrenti su un cambio, non immediato, alla guida della holding. Mazzetti attacca e critica il Pd. Maioriello: "Il vento sta cambiando".

Mentre si attende l’assemblea dei soci di Alia Multiutility (prima convocazione oggi ma sarà operativa la seconda fissata per mercoledì prossimo) le polemiche lievitano. Se il Pd opera sottotraccia si scatena il centrodestra. In prima fila la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti e il consigliere comunale Gianni Cenni. Dalla parlamentare un attacco frontale, dal presidente della commissione Controllo un lavoro ai fianchi facendo parlare numeri e protagonisti dell’affare maxi holding dei servizi pubblici.

"Tra i ripensamenti di Prato e il balbettare di Funaro a Firenze, peggio di così non si sarebbe potuta gestire la nascita della multiutility, dalla quale passano servizi essenziali per cittadini e imprese, come acqua, energia e rifiuti": così attacca Erica Mazzetti, deputata e componente VIII Commissione ambiente. "È stata e viene ancora gestita - rincara - come una partita tutta interna al Pd nel ‘campo largo’ , tra correnti con visioni opposte del mondo, quando invece c’è in gioco il bene comune. Con le sue dimissioni, l’Ad Alberto Irace ha voluto smuovere lo stallo prodotto in quasi due anni di chiacchiere, veti e muro contro muro". Quindi "è più che mai necessario - ricorda - guidare l’apertura al mercato, anche con la quotazione in borsa, prevedendo un serio piano per gli impianti, anche quelli da sempre osteggiati dal Pd". E ricorda che "oggi la Toscana è in una condizione di carenza impiantistica tale che i costi delle bollette lievitano di anno in anno senza avere in cambio servizi efficaci".

Mazzetti ricorda, inoltre, che la Regione "ha un piano rifiuti da oltre un anno in procinto di essere approvato, che non è un piano rifiuti ma è un libro dei sogni ricolmo di ideologia senza logica e azione". "Anche sull’acqua - prosegue - occorre adottare una strategia più chiara, con impianti e invasi. In tutto questo, non può mancare il rilancio, con una visione contemporanea, dell’impianto Gida a Prato, impianto innovativo creato negli anni Settanta da dei visionari oggi ancor più indispensabile, che purtroppo non opera a pieno regime per mancata ristrutturazione e adeguamento".

Proprio oggi Gida sarà protagonista della seduta della commissione Controllo durante la quale sarà ascoltato il presidente Alessandro Brogi.

"Per colpa dell’ottusità del Pd, rischiamo ancora una volta di restare indietro: la Multiutility è ancora una grande occasione per la Toscana ma bisogna cambiare di netto metodo e agire in modo chiaro, funzionale e trasparente, per meno costi e più servizi", conclude Mazzetti.

Gianni Cenni ha messo in atto una regia attenta per far emergere lo stato dei fatti nei servizi pubblici (Prato partecipa alla Multiutility con il 18 %). In commissione Controllo sono passati Francesco Macrì, presidente esecutivo di Estra, Nicola Perini, presidente di Publiacqua e Alessandro Mazzei, direttore di Ait (Autorità idrica toscana). Analisi e dati che hanno fatto rumore, ancor di più nel caso di Macrì.

Si fa sentire nello scenario Multiutility anche il Movimento 5Stelle: Carmine Maioriello, consigliere comunale e coordinatore provinciale 5S, sorride di fronte agli sviluppi delle ultime ore. "Tutti oramai hanno capito che la quotazione in Borsa finalmente dopo anni di lotte non è più un opzione sul tavolo. L’ex sindaco Biffoni, uno dei padri della Multiutility, se ne faccia una ragione. La sua apertura alla finanziarizzazione in Piazza Affari ha perso quota, grazie allo sdegno e alla mobilitazione dell’opinione pubblica e grazie anche alle battaglie del M5S che è stata l’unica forza politica da sempre contraria alla quotazione in Borsa. Il vento della Multiutility sta cambiando, ma come M5S dobbiamo continuare a mantenere alta l’attenzione perché in politica il tranello è sempre dietro l’angolo".

Luigi Caroppo