Il bozzetto lo ha ideato due mesi fa. Ci ha messo dentro una spola, simbolo dell’industriosità pratese, l’ha agganciata a un intreccio di fili metallici e fibre, a legare quattro ‘vele’ con i colori giallo, rosso, verde e blu del Giubileo, per formare una rete. Trasuda speranza e fiducia l’opera d’arte che domani riceveranno le tre aziende insignite con lo Stefanino d’oro: Bartolini srl, Lyria e Macoev (in Camera di commercio, alle 10.15). L’ha pensata e realizzata monsignor Daniele Scaccini, vicario generale della Diocesi, ed è questo a renderla ancora più speciale. Sì perché, oltre a essere uomo di Chiesa, Scaccini ha un’anima creativa che coltiva fin dai tempi del liceo artistico per poi laurearsi in architettura.
Un’opera speciale, non solo perché si collega all’anno del Giubileo ma anche perché è densa di riferimenti al momento delicato che sta vivendo il distretto, mantenendo una forte connotazione religiosa: il martirio di Santo Stefano è evocato dal sasso rosso deposto ai piedi della spola. Le vele simboleggiano l’apertura al mondo delle nostre imprese intrecciano una rete, simbolo delle relazioni che fanno crescere gli imprenditori e danno lustro ai loro prodotti. "Un’opera che vuole dare un segno di speranza – sottolinea monsignor Caccini - e la rete che ho utilizzato è volutamente fragile com’è fragile l’attuale sistema economico. Il tutto è rilegato con una fibra di canapa che si dipana dalla spola, ricca di risvolti ecologici in chiave di sostenibilità, mentre una coccarda rimanda ai colori della nostra città e della Diocesi".
La cerimonia vedrà una novità: non verranno più coinvolti personaggi esterni come in passato con imprenditori, studiosi o politici. "Quest’anno – fa sapere il segretario del comitato promotore del premio Gabriele Bresci – daremo voce ai promotori. Il vescovo, la sindaca e gli altri rappresentanti delle istituzioni cittadine verranno coinvolti in un confronto sul tema del lavoro e sul significato dello Stefanino". Stabilire la terna delle imprese vincitrici è tutto fuorché una passeggiata: le segnalazioni aumentano di anno in anno e ne sono arrivate 89 al comitato per candidare 27 aziende.
Quello di domani sarà una festa in un panorama di generale difficoltà. "Difficoltà che non dobbiamo dimenticare – fa notare l’assessora allo sviluppo economico del Comune Benedetta Squittieri - ma questo premio rappresenta l’identità e la forza della nostra città". Le fa eco l’assessore alla cultura di Montemurlo, Giuseppe Forastiero, per il quale il "premio rappresenta un forte elemento di consapevolezza di un intero territorio". "L’immagine che restituiamo non è un’operazione di maquillage – fa notare Diana Toccafondi, presidente della Fondazione - perché fa emergere le cose buone fatte con impegno e con il genio".
Maria Lardara