Il made in Tuscany fa scuola. Il tessile d’eccellenza da esportare. Lyria si apre al Medio Oriente

Bruni, amministratore unico dell’azienda di Montemurlo, ha promosso un’Academy in cui studenti e stilisti dell’Arabia Saudita si sono potuti avvicinare al saper fare del distretto. "Un’opportunità per collaborare".

Il made in Tuscany fa scuola. Il tessile d’eccellenza da esportare. Lyria si apre al Medio Oriente

Bruni, amministratore unico dell’azienda di Montemurlo, ha promosso un’Academy in cui studenti e stilisti dell’Arabia Saudita si sono potuti avvicinare al saper fare del distretto. "Un’opportunità per collaborare".

Un’Academy quella di Lyria fucina di idee, confronto ed osmosi di culture, tradizioni tessili e made in Tuscany, che sfocerà in un evento a novembre a Riyad e Manama (capitali, rispettivamente, di Arabia Saudita e Baherein). Sulla passerella del Fashion Show sfileranno le creazioni realizzate coi tessuti forniti da Riccardo Bruni, amministratore unico di Lyria, dai designer arabi presenti con una folta delegazione nell’azienda di Montemurlo. Una strada quella del Medio Oriente in cui Bruni crede con l’entusiasmo che trasmette con i suoi inviti appassionati ai giovani stilisti a seguire le proprie inclinazioni, a non chiudere mai le porte e ad essere curiosi del mondo e delle sue culture. E dal saper fare toscano, dall’eccellenza tessile che la sua azienda rappresenta da ormai più di vent’anni, parte questa voglia di sinergia, di collaborazione e di trasmissione di un’eredità tessile in cui sono insiti valori storici e culturali. Dello stimolante tema si è parlato nel convegno "Il made in Tuscany in Saudi Arabia", organizzato da Lyria a Le Pavoniere Golf Club. Gli interventi, in gran parte in inglese, sono stati tradotti da Silvia Iovino, esperta locale ed interprete. E’ toccato a Bruni fare gli onori di casa raccontando come è nata l’avventura in Medio Oriente: "Un amore con la vostra terra – ha detto rivolgendosi alla delegazione – è scattato subito dopo che siamo stati per la prima volta a Dubai al Salone del mobile. Un percorso di conoscenza e di reciproco scambio nel quale siamo stati incoraggiati anche dal sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli". Al pomeriggio era presente il sottosegretario Silli: "I prodotti di moda italiani sono molto ricercati dai consumatori di tutto il mondo – ha detto – In questo contesto, l’Arabia Saudita è un Paese al quale le aziende della moda italiana guardano da sempre con vivo interesse per il suo dinamismo imprenditoriale ed economico, nonché per la sua antica cultura. Il raggiungimento della Vision 2030 (programma strategico promosso dal regno dell’Arabia Saudita per ridurre la dipendenza dal petrolio e diversificare l’economia del paese) può contribuire a sviluppare e rafforzare la nostra collaborazione, anche nel campo della moda. Nel 2022 le esportazioni di prodotti tessili italiani verso l’Arabia Saudita sono aumentate del 58,1% rispetto all’anno precedente e nel 2023 l’export verso il mercato saudita ha raggiunto la cifra di 27 milioni di euro, con un ulteriore aumento del 2,3%. La moda e il design sono al centro della strategia del Ministero degli Affari Esteri italiano per sostenere l’internazionalizzazione del sistema economico. A questo proposito collaboriamo con il settore privato per rispondere ai bisogni concreti delle nostre aziende". Al tavolo dei relatori c’erano Abeer Al Ghofaily, funzionaria dell’Ambasciata Saudita in Italia, il vice sindaco di Montemurlo Alberto Vignoli che ha avuto parole di plauso per l’iniziativa di Lyria auspicando che "sia un altro tassello di cooperazione tra il nostro Paese e l’Arabia Saudita". A Daniele Bosi, vice segretario della Camera di Commercio Prato, il compito di tracciare un quadro del distretto con i suoi numeri in termini di imprese e di forza lavoro, oltre che di peculiarità strategiche come l’innovazione tecnologica, l’efficentamento energetico e la sostenibiltà ambientale. Nicoletta Branzi Morozzi, professoressa della Fashion Adviser Naba, ha ricordato che "c’è bisogno di disegnatori e stilisti animati da passione. E’ bello vedere studenti di differenti Paesi lavorare insieme e sviluppare progetti inserendo elementi di culture diverse per elaborare un nuovo linguaggio". La chiusura dei lavori è stata curata da Cristina Catani, membro del board di Lyria: "Questa occasione è un’opportunità per condividere la nostra secolare tradizione tessile, una tradizione che affonda le radici nella storia del Medioevo: la grande tradizione che ci arriva dal passato e il futuro che è già presente e che ci chiede scelte precise in termini di tecnologie innovative, di pratiche sostenibili, di economia circolare". Catani ha ricordato che "forniremo gratuitamente i nostri tessuti a ciascuno dei designer e a novembre, durante il Fashion Show Bruni premierà chi meglio avrà interpretato il nostro tessuto". Alla serata era presente la sindaca Ilaria Bugetti che ha ribadito "come le istituzioni debbono essere a fianco delle aziende che si aprono al mondo in iniziative di internazionalizzazione come questa: un’opportunità di crescita per affrontare le sfide del futuro".

Sara Bessi