Il Maestro Da Zhao è il successore della generazione numero 47 del Tempio Tiantai, una delle più importanti scuole Mahāyāna del buddhismo cinese. Il tempio prende il nome da una catena montuosa sacra sia al Taoismo che al Buddismo, uno dei luoghi turistici più famosi dello Zhejiang, la provincia di origine della stragrande maggioranza dei cinesi di Prato. Appena varcata la porta del tempio buddista PuHuaSi di piazza del Mercato Nuovo, il Maestro, che guida una delegazione di tredici monaci in visita nella nostra città, riconosce subito l’importanza della tappa pratese, collocata all’interno di un tour che toccherà dieci città in tutta Europa. "Prato è la nostra seconda tappa – dice Da Zhao – L’obiettivo della visita è la diffusione del Dharma, una continuazione del Forum Internazionale Buddista che si tiene in Cina. Successivamente visiteremo Germania, Olanda, Francia e Spagna. In totale ci fermeremo in cinque paesi e dieci città". La scelta di Prato non è certo casuale e assume anzi una certa centralità fra le tappe di questo viaggio. "La comunità cinese di Prato è tra le più importanti d’Europa – continua – il nostro viaggio attraverso la preghiera, l’ascolto e il dialogo tra le comunità laiche e religiose non poteva che passare anche da qui. In particolare dal tempio, un luogo di grande influenza tra i cinesi locali e non solo". Già, il tempio. Un luogo che anno dopo anno è diventato sempre più centrale nelle dinamiche legate alla comunità cinese di Prato. La sua storia è iniziata nel 2000 con la costituzione di un circolo per anziani con sede nel Macrolotto 0. Tuttavia, ben presto la comunità si accorse della mancanza di un luogo dedicato alle preghiere rivolte a Buddha. E quindi il circolo decise di cercare un edificio da acquistare, trovando la perfetta collocazione in piazza del Mercato, dove il tempio si trova ancora oggi. Oltre a essere un luogo di preghiera e meditazione, il Tempio PuHuaSi è diventato negli anni anche un punto di riferimento cruciale per la promozione della cultura e delle tradizioni cinesi nella comunità locale. E luogo ideale per ospitare i monaci che vengono di tanto in tanto dalla Cina o altri paesi. Compresa la delegazione guidata dal Maestro Da Zhao. Insieme agli incontri legati al Dharma i monaci hanno intavolato relazioni anche con le istituzioni laiche locali, tra cui la Provincia, in cui Da Zhao ha presentato le motivazioni alla base dell’iniziativa di scambio culturale "cinque nazioni e dieci città", sottolineando che lo scopo principale di questa visita reciproca è promuovere gli scambi culturali sino-stranieri. "Ringrazio le amministrazioni di Prato per il sostegno e l’aiuto agli immigrati di Wenzhou – conclude Da Zhao – La mia speranza è che cinesi di questa città aiutino a diffondere attivamente lo spirito di compassione e saggezza del buddhismo, rafforzando la reciproca comprensione e cooperazione"
Miaomiao Huang