
Franco Farsetti ha fondato la Farsettiarte nel 1955 insieme al fratello Frediano
Prato, 30 gennaio 2022 - Franco Farsetti portava dentro i segni della partenza recente della moglie Rosanna, entrambi legatissimi. Li abbiamo visti crescere sotto i nostri occhi, noi vecchia guardia de La Nazione, allora con sede in via Garibaldi, loro in via Lanaioli con un cortile a comune.
Nelle rare pause lavorative Franco girava l’occhio verso la ragazza del piano di sopra, che diventò presto sua moglie, nel germoglio di amore e cornici. Finché nel 1962 il telegiornale dette la notizia della costituzione di FarsettiArte, percepita allora con stupore in una città che non riusciva ad alzare gli occhi dal tessile.
Franco si è arreso ieri sera all’ospedale Santo Stefano, all’età di 83 anni, dove era stato ricoverato per malattia. Con lui se ne va uno dei protagonisti della Prato artistica, che si ritrovava periodicamente nella galleria fondata nel 1955 da lui e dal fratello Frediano, consigliati dal pittore Ottone Rosai poiché, come diceva il maestro, vi erano industriali già molto attivi sul mercato (fra i più vicini l’amico Giuliano Gori) ed economicamente affermati.
L’inizio come corniciai permise loro di iniziare un percorso di contatti e sinergie che li portarono in breve ad affermarsi sul mercato del Novecento. Nel 1964 venne aperta la Galleria Farsetti a Cortina d’Ampezzo, anche attualmente sede per i mesi di dicembre e agosto, dove i due fratelli incominciarono l’esposizione dei più importanti maestri europei.
Nel 1969 fu la volta della sede delle Focette con attività di galleria, dando vita a mostre collettive e monografiche. Nel 1982 l’apertura della sede di Milano che fece aumentare il flusso commerciale delle aste a tal punto da portare il numero delle tornate di vendita a due sessioni semestrali, l’ultimo sabato di novembre e di maggio, che vedevano un flusso commerciale di circa 2.000 opere l’anno solo per l’arte moderna e contemporanea.
Purtroppo questa mole di lavoro comportò nel 1995 la chiusura della sede delle Focette poiché i fratelli Farsetti erano impossibilitati a seguire tutto. Nel 1991 venne inaugurata la nuova sede di Prato, progettata dall’architetto Gamberini insieme all’ adiacente Museo di Arte Contemporanea Pecci: 5.000 metri quadrati di sale espositive e uffici che hanno poi permesso lo sviluppo dell’attività della casa d’asta e quindi le prime aste di antiquariato e dipinti dell’800.
La maturazione artistica e il rapporto con i più grandi pittori del momento e la costituzione di una realtà fra le più importanti a livello europeo non avevano snaturato i sentimenti genuini e semplici di Franco, che insieme al fratello ha sempre creduto ai fondamenti del lavoro senza impettiture.
La salma è esposta da oggi alle cappelle della Croce d’oro via Niccoli 2 dalle 9 alle 23. I funerali in Duomo martedì con orario ancora da definire. Ai familiari le condoglianze del nostro giornale.
Roberto Baldi