
A fianco il presidente Lorenzo Bini Smaghi, l’artista Louis Fratino e il direttore del ’Pecci’ Stefano Collicelli Cagol
Bilancio ok per la Fondazione per le arti contemporanee in Toscana (Fact), l’organismo custode del Centro Pecci. Lo scorso 31 marzo, il cda ha approvato il bilancio 2024 che chiude con un attivo di 61.727 euro.
Il segno più non riguarda solo l’attivo ma anche il numero complessivo dei visitatori del Centro è stato di 35.278, con un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente, risultando superiore al periodo pre-Covid del 2019. I ricavi provenienti dagli ingressi alle mostre sono aumentati del 71% rispetto all’anno precedente, e del 4% rispetto al 2019. I proventi dagli ingressi del Cinema sono saliti del 16% rispetto al 2023, del 3% rispetto al 2019. Sono aumentate anche le presenze agli eventi come Centro Pecci Night, Centro Pecci Books e quelle del Dipartimento Educazione.
I finanziamenti privati (diversi dai soci pubblici) ammon- tano nel 2024 a 768.724 euro, il 2% in più rispetto al 2023 e oltre il doppio rispetto al 2019. Il patrimonio netto della Fondazione è aumentato nel 2024 di 300 mila euro, ammontando a 1.975 mila euro. Le acquisizioni di opere sono state di circa 330 mila euro. Nell’arco dell’ultimo triennio (2022- 2024) il museo ha acquisito opere per un valore complessivo di circa 700mila euro.
Tra gli artisti entrati negli ultimi anni nella collezione del Centro Pecci ci sono Jacopo Benassi, Riccardo Benassi, Sylvano Bussotti, Adelaide Cioni, Chiara Camoni, Armin Linke, Lina Pallotta, Hervé Gui- bert, Timoteus Anggawan Kusno. Nel 2024 il Centro Pecci si è affermato come protagonista nel panorama dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, con la mostra dedicata ad Alfredo Volpi, pittore modernista brasiliano nato a Lucca alla fine dell’Ottocento, il cui catalogo è stato considerato dal Financial times tra i quattro più belli dell’anno. Successivamente, la collettiva “Colorescenze” ha riunito dodici artiste toscane di origine o di adozione, oltre alla prima personale in Italia dell’artista cinese Yu Ji che si è imposta all’attenzione internazionale con la Biennale di Venezia del 2019.
L’attività espositiva è proseguita poi con le mostre "Louis Fratino. Satura", (aperta al pubblico il 26 settembre), "Peter Hujar. Azioni e ritratti/viaggi in Italia" e "Margherita Manzelli. Le signorine" (entrambe il 14 dicembre). Queste mostre (ancora in corso fino all’11 maggio 2025) stanno riscuotendo grande successo di critica e pubblico.
Della mostra di Fratino, prima personale dedicata da un’istituzione all’opera dell’artista statunitense, hanno scritto testate nazionali come Il Venerdì di Repubblica, Robinson, Vanity Fair, Il giornale dell’arte, Libero, Il Fatto Quotidiano, Vogue, Elle Decor, Io Donna e importanti quotidiani e riviste internazionali (Financial Times, The Guardian, Art, Monopol, Art Hyperallergic, Artnet, Frieze, Wallpaper). Prosegue infine la mostra "Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci" che propone un percorso spiazzante, con un display firmato dallo studio Formafantasma, che rilegge 50 delle 1200 opere acquisite o donate al Centro dal 1988 a oggi. Nel commentare i risultati il presidente della Fact, Lorenzo Bini Smaghi, ha dichiarato: "Il Centro Pecci chiude il 2024 con un bilancio solido e un patrimonio in aumento. Si confermano i risultati del lavoro svolto degli ultimi anni per arricchire la programmazione e allargare le attività culturali, venendo incontro alle esigenze del territorio e rappresentando un punto di riferimento per l’arte contempotanea in Italia".
E.D.