"Il nome Paltò è solo nostro". Sfida legale

PRATO Da un lato la diffida all’utilizzo del nome Paltò portata avanti dalle aziende Luna Srl e Pgn International (di Borgo...

Da un lato la diffida all’utilizzo del nome Paltò portata avanti dalle aziende Luna Srl e Pgn International (di Borgo a Buggiano e Altopascio) che rivendicano la titolarità del marchio, dall’altro la controdiffida di Papini Cashmere e M&A di Prato che rivendicano il diritto a utilizzare il termine Paltò per una linea di produzione di cappotti. La realizzazione del primo cappotto rigenerato, tracciabile e riciclabile al 100% avvenuta all’interno del distretto tessile pratese per mano delle aziende Papini Cashmere e M&A di Alessandro Sanesi è diventata oggetto di una contesa legale. Non per il prodotto, ma per il nome che gli è stato attribuito: Paltò. Le imprese Luna Srl e Pgn International infatti rivendicano la registrazione del marchio e diffidano le aziende pratesi dall’utilizzo con tanto di lettera dell’avvocato. "E’ evidente il danno che Luna e Pgn subiscono", la tesi dei legali delle due imprese proprietarie del marchio.

Le due ditte di Prato invece ritengono di non utilizzare un marchio registrato, bensì semplicemente un nome comune, utilizzato per una specifica linea di cappotti. Per evitare querelle legali, in ogni caso, le aziende pratesi hanno deciso di cambiare il nome del cappotto in I’ Palto, modifica però non ritenuta sufficiente da Luna e Pgn International che ora minacciano di rivolgersi all’autorità giudiziaria.