REDAZIONE PRATO

"Il nostro angelo custode". Straziante addio a Floriana

Folla e commozione ai funerali della 72enne che era "l’anima di Boccadirio". Residente a Vaiano, aiutava i pellegrini nel santuario. Il pianto dei familiari.

"Il nostro angelo custode". Straziante addio a Floriana

"Il nostro angelo custode". Straziante addio a Floriana

VAIANO

Il cardinale esorcista Ernest Simoni, durante le esequie, benedice la bara di Floriana Raoni, solo Floriana per tutti, "l’anima di Boccadirio", ambasciatrice del santuario per decine di migliaia di pellegrini, "oggi il nostro angelo custode", si commuove un sacerdote alla fine del rito funebre. Sulla bara di legno chiaro c’è una foto di lei che sorride, è dietro al banco nel negozio dei ricordini per la festa dell’Assunta, ha il volto radioso.

Floriana aveva 72 anni, era toscana di Barberino del Mugello, aveva la residenza a Vaiano (Prato). Volto amico per decine di migliaia di pellegrini che ogni anno arrivano al santuario. Sapeva ascoltare, sempre con il sorriso. Martedì sera stava tornando a casa, sul Monte Tavianella. È finita con l’auto giù per una scarpata, un volo di 60 metri, lungo "una strada di morte", così la chiama il rettore del santuario, padre Franco. L’ha trovata il marito Mario Bellucci, tra grida di disperazione, "era in fondo al rio, aveva le mani giunte".

Ecco, per capire chi era Floriana bisogna guardare a Mario, che per tutto il tempo del rito accarezza la bara di legno chiaro e si china a baciare la foto di lei, come avesse davanti ancora il volto di sua moglie. E davanti alla Madonnina dei miracoli, sull’altare un cuore di rose e una corona di orchidee, li aveva sistemati proprio lei, che si prendeva cura della chiesa con una devozione speciale. Simoni ha voluto essere qui per testimoniare l’amicizia e il legame forte con la laica "che per me è una santa", si commuove padre Franco.

La chiesa del santuario è gremita, occhi lucidi e silenzio, i padri dehoniani occupano tutto l’altare, la commozione spezza le parole, si sentono singhiozzi silenziosi. Seduti accanto i due figli, piangono le due nipoti amatissime. Ora il rettore sta parlando con il groppo in gola del silenzio del sepolcro. Matteo Zuppi, presidente Cei e cardinale di Bologna, ha voluto testimoniare il suo dolore e la preghiera. "La croce che caparbiamente ha voluto davanti a casa sua, al Tavianella, è la sintesi della sua religiosità", è l’omaggio di padre Franco. Era stato proprio il cardinale esorcista a benedirla. "Avrai notato che ti sto dando del tu, per la prima volta – sono le parole del rettore, in un dialogo diretto con Floriana -. Avremmo ancora tanto bisogno di te. Altri cercheranno di imitarti, di riempire il vuoto che ci hai lasciato. Ci riusciranno?".

Rita Bartolomei