
Nella guida itinerari di varie difficoltà, adatti anche ai camminatori meno esperti
In occasione dei 140 anni del CAI di Prato, è in uscita la nuova guida Escursioni in Appennino Pratese, pubblicata da Idea Montagna nella collana ‘Sentieri d’autore’ e scritta da Andrea Cuminatto, giornalista specializzato in viaggi e turismo, già autore di altre guide dedicate all’escursionismo in Toscana, nonché socio della sezione pratese del CAI. La pubblicazione sarà presentata in anteprima giovedì alle 21 in Lazzerini, per essere poi diffusa tramite librerie ed edicole del territorio. La serata vedrà Cuminatto in dialogo con Alessia Cecconi della Fondazione CDSE, per un confronto sul valore del turismo lento nella nostra provincia. Il volume propone trenta itinerari, studiati dall’autore insieme ad altri volontari del CAI e pensati per scoprire le diverse aree del territorio montano pratese anche con percorsi nuovi e poco conosciuti. Ne resta fuori solo il Montalbano, che è già oggetto di una precedente guida scritta da Cuminatto a quattro mani con la naturalista Chiara Bartoli.
Dopo un’introduzione dedicata alla geologia e alle peculiarità naturalistiche delle aree attraversate dai sentieri, a cui si aggiunge un focus sul fondatore della sezione Emilio Bertini, il volume è diviso in quattro capitoli dedicati ad altrettante macro zone. Si comincia con sei escursioni tra Monteferrato e bassa Val di Bisenzio, cui fanno seguito dieci camminate nell’alta Val di Bisenzio ed in particolare nella Riserva Naturale Acquerino Cantagallo. Tra queste, anche un’escursione di due giorni che tocca i cinque rifugi della riserva, dove poter pernottare. Seguono sei escursioni sulla Calvana e otto nella sezione appenninica, vicina al confine regionale, dove si toccano le vette più alte. Ogni itinerario è descritto in maniera dettagliata e corredato da una piccola mappa e dai dati tecnici, ma anche da foto e box di approfondimento sulle emergenze storiche e naturalistiche che l’escursionista può apprezzare durante la passeggiata. Non manca la proposta di varianti e scorciatoie, per adattare i percorsi alle proprie esigenze.
Diversi approfondimenti sono di tipo naturalistico, come quello sull’ecosistema della faggeta che caratterizza l’Acquerino e quello sul serpentino di Prato, la roccia che caratterizza il Monteferrato. Si parla poi delle dubbie sorgenti del Bisenzio e della fauna unica che caratterizza i corsi d’acqua, come la rara salamandrina dagli occhiali o i cavalli della Calvana. Non mancano i focus sulle zone che testimoniano il passaggio della guerra, con le tracce della Linea Gotica e con i passi della Resistenza. Si parla del mausoleo di Malaparte, così come di altri luoghi di pregio storico, tra cui le rocche di Vernio e di Cerbaia, la Torre di Melagrana e la Badia di Montepiano, ma anche dei numerosi tabernacoli di Migliana, della Fattoria di Javello, del Chiesino di Cavagliano e di innumerevoli altre testimonianze di epoche diverse. Alcune curiosità riguardano anche i rifugi, ciascuno con la sua storia alle spalle. L’unico del CAI, il Rifugio Luigi Pacini a Pian della Rasa, è oggi gestito dall’Operazione Mato Grosso, che usa il ricavato per sostenere le missioni in Sudamerica, facendo un’operazione di sensibilizzazione e beneficenza "dagli Appennini alle Ande", come si legge sul cartello del rifugio.