
"Dieci dieci anni e il parcheggio a costo zero non c’è". Recita così uno dei tanti cartelloni che il comitato che raduna i residenti nelle vie Tirso e Tagliamento ha agitato nel corso del flash mob andato in scena in strada per protestare e chiedere al Comune di intervenire.
Una ventina di persone assiepate all’angolo tra via Tirso e via Liliana Rossi, dove dovrebbe sorgere un nuovo parcheggio alberato, pubblico e gratuito. Almeno questo è l’auspicio dei residenti. "Gli ultimi sviluppi delle vicenda li abbiamo appresi ascoltando la diretta del consiglio comunale di inizio luglio", racconta Rita Biancalani, rappresentante del comitato. "Il sindaco Biffoni ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile e che mancava solo l’intervento dell’impresa edile Sabbi, proprietaria di quest’area. Poi abbiamo scoperto che il permesso per costruire non è ancora stato rilasciato. Questo perché a margine della perequazione avvenuta fra il Comune e l’impresa, ossia lo scambio fra l’area dove nascerebbe il parcheggio e un’altra area che si trova in Galcetello, ci sarebbe stata un’ulteriore richiesta da parte dell’amministrazione, che ha preteso un’area a Pacciana. Da qui è nato un disaccordo fra le parti". Una beffa per i residenti, che aspettano da ormai oltre dieci anni che il loro appello venga ascoltato. "Un primo passo si era avuto con la giunta Cenni. Ora siamo al Biffoni bis e ancora il parcheggio non c’è. Inoltre l’assessore Barberis ha parlato di un progetto modificato rispetto all’originale, con 40 posti auto a disposizione invece di 60. Questo però è passato nel silenzio più totale".
"Abbiamo voluto fare questa iniziativa per ricordare all’amministrazione che la nostra esigenza per il parcheggio non va in ferie", sottolinea Antonella Coppi. "ll dialogo è inesistente con la giunta, ma di certo non per colpa nostra. E questo è fonte di rammarico, dato che stiamo parlando di una questione di sicurezza". Aggiunge Cecilia Casentini. "In questa zona è che ci sono almeno 2000 residenti e non ci sono posti sufficienti per le auto".
Francesco Bocchini© RIPRODUZIONE RISERVATA