Il patto del centrodestra. Pieri sarà vice sindaca con la vittoria alle elezioni: "L’inclusione una priorità"

Gianni Cenni: "Questa scelta non è una fusione a freddo, ma il frutto di condivisione". L’ex assessore alla scuola: "Concretezza oltre gli slogan".

Il patto del centrodestra. Pieri sarà vice sindaca con la vittoria alle elezioni: "L’inclusione una priorità"

Il patto del centrodestra. Pieri sarà vice sindaca con la vittoria alle elezioni: "L’inclusione una priorità"

La parola ‘ticket’ non gli piace. "Troppo da manuale Cencelli", scherza Gianni Cenni. C’è molto di più: c’è fiducia reciproca, c’è un’amicizia di lunga data (tutti e due ex assessori nella giunta di Roberto Cenni, dal 2009 al 2014), c’è un viaggio fatto fianco a fianco che si chiama campagna elettorale. Fratelli d’Italia lui, Forza Italia lei. Ma qui si va oltre gli schieramenti politici. In caso di vittoria del centrodestra, Rita Pieri sarà la vice sindaca di Gianni Cenni. "Se diventerò sindaco Rita sarà il mio braccio destro. L’ho scelta perché riesce a darmi una visione concreta della città in quei settori di cui avevo una conoscenza più superficiale. Le sue proposte nel mondo della scuola, della cultura, del sociale rappresentano un patrimonio prezioso anche per chi deve amministrare questa città con coscienza e scrupolo. Non è una fusione a freddo ma il frutto di condivisione, è ciò che la gente che ci chiede". Nell’emozione dell’abbraccio fra Cenni e Pieri è scritto un patto di fiducia per il futuro governo della città, nel caso in cui i pratesi dovessero premiare il centrodestra.

Ieri mattina l’ex assessore alla pubblica istruzione ora candidata al consiglio comunale per FI ha elencato una lunga serie di interventi da portare avanti in caso di ingresso in giunta. Con un comune denominatore: l’inclusione. "Ma non è uno slogan – ha detto Pieri – deve tradursi in delibere e provvedimenti". Una Prato inclusiva che significa alla portata di tutti, senza barriere architettoniche, linguistiche e cognitive. Tradotto in tre punti: scuola, sociale e terzo settore. "Disabili è una parola che vogliamo cancellare: vogliamo invece una città per tutti, ognuno con le proprie abilità", ha aggiunto. Largo a spazi di aggregazione per anziani, un’app per accedere al trasporto con "bisogni speciali", fino all’attuazione del Peba (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche). E poi una rete strutturata dei centri di aggregazione che già rappresentano una risorsa per le persone anziane, valorizzando le associazioni di volontariato che, ha aggiunto Pieri, "non devono lottare per sopravvivere".

Capitolo scuola. Il protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri finanziato da Comune e Regione non è sufficiente. "Partendo dal presupposto che la diversità culturale è ricchezza, vogliamo fare di Prato un laboratorio nazionale per attrarre finanziamenti ministeriali che servano a rafforzare la mediazione linguistica. Questa, così come viene fatta adesso, mette solo una pezza. I ‘tetti’ nelle classi non ci occorrono, per includere dobbiamo garantire un effettivo diritto d’istruzione ma i Comuni non possono fare tutto da soli". Quella delineata da Pieri è anche una città capace di politiche di genere con figure di mediatori nelle scuole anche per formare sul rispetto della parità i futuri adulti. Reduce da un tour elettorale che lo ha fatto incontrare associazioni e cooperative sempre a fianco della sua designata vice, Cenni ha lanciato un’iniziativa locale che ricalca Telethon: "Penso a una due giorni almeno una volta l’anno per raccontare l’esperienza del nostro volontariato".

Maria Lardara