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Il premio Oleum Nostrum bacia Montemurlo L’olio più buono è il "Marchesi Pancrazi"

La tenuto di Bagnolo ha staccato di pochissimo la Siro Petracchi di Carmignano. La premiazione ieri in Camera di Commercio

Il premio Oleum Nostrum bacia Montemurlo L’olio più buono è il "Marchesi Pancrazi"

La tenuta Marchesi Pancrazi di Bagnolo si è aggiudicata il premio "Oleum Nostrum". L’olio più buono del 2022 nasce quindi negli oliveti di Montemurlo ed ha staccato di pochissimo un altro olio extravergine d’oliva di eccellenza: quello di Siro Petracchi di Carmignano. Ieri, la Camera di Commercio ha ospitato la premiazione di "Oleum Nostrum", il concorso promosso dalla stessa Camera di commercio di Pistoia-Prato e da tutti i Comuni del territorio che ogni anno premia il miglior olio extravergine della provincia. La commissione di assaggio ha ammesso alla selezione finale 17 oli. Alla premiazione, oltre alla presidente della Camera di Commercio, Dalila Mazzi sono intervenuti il sindaco di Vernio Giovanni Morganti, gli assessori Giuseppe Forastiero (Montemurlo) e Dario Di Giacomo (Carmignano). Siro Petracchi ha ricevuto una menzione speciale in quanto il suo olio è andato ad un passo dalla vittoria ed era meritevole di essere segnalato.

Perché l’olio di Giuseppe Pancrazi ha colto nel segno? "E’ un olio bello fresco – ha spiegato Adina Petrioli, capo-panel della commissione assaggiatrice – dove l’amaro si armonizza bene e dove si ritrova il gusto delle erbe, della mandorla fresca e del carciofo. E sapete quale è un aspetto importante? Sentire proprio la mandorla fresca". La Petrioli ha elogiato anche l’olio di Siro Petracchi: "Fruttato al punto giusto e un olio omogeneo dove, anche qui, emerge il sapore delle erbe e della mandorla". Il miglior olio biologico ha avuto un aex equo: il Podere Midolla e Felice Agricoltura. La commissione era composta da 7 assaggiatori e il lavoro è stato impegnativo: "Come Camera di Commercio – ha detto Dalila Mazzi – cerchiamo attraverso questo premio di valorizzare il lavoro delle aziende e soprattutto l’impegno e la dedizione". Giovanni Morganti in qualità di presidente dell’Unione dei Comuni della Val Bisenzio ha ricordato le difficoltà che vivono i produttori per preservare l’olio: "Ci sono stati momenti difficili prima con la mosca poi con la siccità ma in questo lavoro c’è tanto amore per il territorio". "Questo concorso – ha aggiunto Giuseppe Forastiero - è un punto di arrivo per noi e questa annata dell’olio è stata la migliore in termini di qualità".

L’assessore Dario Di Giacomo ha ricordato come gli uliveti di Carmignano rappresentano sempre il paesaggio tipico e non sono stati abbandonati per lasciare spazio al bosco o ai vigneti: "Quello dell’ulivicoltore è un lavoro duro, si sono aggiunti problemi di siccità e di caldo estremo e mai avremmo pensato di ritrovarci a dover creare per il futuro invasi utili per innaffiare gli ulivi. Resta il problema anche dell’abbruciamento degli sfalci delle potature che produce anidride carbonica ma al momento non ci sono alternative. Alla Regione Toscana però abbiamo posto seriamente la questione della siccità".

M. Serena Quercioli