Appuntamento alla ripresa di gennaio: entro il prossimo mese il progetto metrotram Prato-Campi Bisenzio-Firenze saprà se potrà andare avanti grazie ai finanziamenti che il ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, metterà a disposizione. Il primo lotto, Stazione centrale di Prato-Villa Montalvo costerà 450 milioni, altrettanto il secondo lotto che chiuderà il cerchio con Firenze. E’ uno dei punti fondamentali del fine mandato del presidente toscano Eugenio Giani; ci punta molto per dare una svolta ai trasporti nella Piana della Toscana centrale.
“La tramvia veloce in sede propria che tanto effetto benefico sta avendo per Firenze, si trasformerà sempre di più in una rete metropolitana tale da coinvolgere la piana fiorentina e le colline a sud, nonché il tratto da Prato a Firenze con i comuni intermedi’’ ha detto l’altro giorno dopo la riunione del Collegio di vigilanza sui trasporti a cui ha partecipato per Prato l’assessore Marco Sapia - A progetti ultimati, la rivoluzione della mobilità e l’incentivo del trasporto pubblico riceveranno un decisivo input per la sostenibilità della mobilità urbana nell’area più popolata della Toscana“. Posizione ribadita alla vigilia di Natale: “Se il ministero finanzia almeno la metà delle risorse necessarie per il primo lotto si parte e nell’arco di quattro-cinque anni potrà essere realizzato“.
Giani, già nell’agosto scorso sulle colonne de La Nazione, aveva lanciato il progetto Fi-Po, “un’area che, sommati tutti i Comuni, vale la quinta città d’Italia“, sottolineando il valore strategico dell’operazione: “Ritengo che l’asse Firenze-Prato sia qualcosa di più che il collegamento fra due grandi città, ma rappresenti una visione strategica dell’area metropolitana centrale della Toscana a cui tengo molto” aveva detto. La Regione è pronta con il piano di fattibilità. “E’ bene partire da Prato, con un primo lotto che abbia caratteristiche di tramvia urbana fino alle porte di Prato, andando dalla stazione centrale verso viale della Repubblica e il centro Pecci, entrando poi sulla direttrice che porta a Campi Bisenzio, fermandosi alla Villa di Montalvo di Campi. Poco più di 9 chilometri per un costo di circa 450milioni di euro“. Il secondo lotto sarà invece quello che da Villa Montalvo collega l’Osmannoro e Peretola aeroporto, trovando lì la connessione con la linea 2 del tram.
Regione e Comune sono in costante contatto sul progetto tramvia, finiti i confronti e i sopralluoghi, adesso inizia l’operazione pressing congiunto sull’asse Eugenio Giani-Ilaria Bugetti, per ottenere fiducia e soldi da Roma.
Il tratto pratese della tramvia avrà le caratteristiche delle ultime linee progettate a Firenze, anche se la tecnologia poi sarà decisa anche con il gestore della rete. Partirà dalla stazione centrale, un tratto di viale Vittorio Veneto, svolta in via Tacca per entrare in via Ferrucci e raggiungere viale della Repubblica per poi correre lungo via Berlinguer e via Moro.
Di collegamento alternativo tra Prato e Firenze se ne iniziò a parlare ai tempi della giunta Mattei addirittura, il sindaco Romagnoli se ne è occupato durante il suo mandato e nel 2009 era nel programma di Massimo Carlesi.
Adesso il progetto Peretola-Pecci è diventato grande, si è trasformato nel metrotram che “dà la svolta al trasporto pubblico“.
Luigi Caroppo