Dal traffico cittadino, ingessato nei soliti punti critici, alle possibili soluzioni temporanee (a Natale lavori ‘congelati’ per...sciogliere la viabilità) o futuribili (una app dedicata al traffico pratese), fino alla strada 325, ‘croce’ della viabilità della nostra provincia. La strada imprescindibile, ma fragilissima, che unisce non solo Prato e la Vallata, ma anche la nostra provincia all’Emilia Romagna. E che, lo abbiamo visto con le frane di questa primavera, può essere capace di ‘tenere in ostaggio’ non solo le vite dei pendolari ma anche il lavoro delle aziende. Va avanti, la nostra inchiesta sul traffico: ai raggi x mettiamo la viabilità del territorio, i problemi ma anche le prospettive.
Sulla viabilità della Val di Bisenzio – dopo l’intervento dei tre sindaci che in documento congiunto battono i pugni per hciedere l’attenzione del governo – intervengono anche le categorie economiche. "È positiva – afferma Confindustria Toscana Nord – la notizia della destinazione di risorse e dell’avvio degli affidamenti degli incarichi, da parte della Regione Toscana, per tracciare il quadro della situazione della viabilità in Val di Bisenzio. L’inizio dell’attuazione del protocollo, rimasto in bozza per anni e sottoscritto lo scorso aprile, era molto attesa: le criticità della SR 325 sono note da molti anni e si sono manifestate in tutta la loro portata in occasione dei recenti eventi franosi".
Facciamo un passo indietro: il protocollo – firmato questa primavera da Regione, Provincia, Comune di Prato, di Montemurlo, di Vaiano, Vernio e di Cantagallo – prevede lo studio sull’"ottimizzazione" del Tpl e un’analisi dei flussi. Sono stati messi a disposizione 150 mila euro al Settore Viabilità Regionale per la redazione del Docfap: l’obiettivo è avere un quadro completo dello scenario, considerando anche l’aspetto geologico e ambientale, per individuare valide alternative. Tali soluzioni, come hanno spiegato dalla Regione, "saranno sottoposte al vaglio dei comuni interessati e delle associazioni di categoria nei primi mesi del 2025".
Insomma, qualcosa si muove. Confindustria Toscana Nord si augura a questo punto che si "proceda con la celerità imposta dalla delicatezza della situazione della viabilità in Val di Bisenzio. "Proprio perché si tratta di processi lunghi e complessi – afferma la vicepresidente di Ctn Fabia Romagnoli – occorre velocizzare tutti i passaggi possibili. Come associazione non poniamo obiezioni pregiudiziali a nessuna soluzione, anche se la più funzionale appare quella che porrebbe in collegamento diretto la vallata con l’area pratese e il suo sistema produttivo, di cui le imprese valbisentine sono parte integrante ed essenziale. Occorre in ogni caso che un’alternativa alla SR 325 venga trovata. Non è pensabile che un’area importante, anche dal punto di vista industriale, come la Val di Bisenzio sia letteralmente appesa alla percorribilità di un’unica strada, posta su un suolo strutturalmente franoso che rischia di essere messo sempre più a dura prova da eventi atmosferici estremi". Soluzioni teoricamente percorribili ci sono, sottolinea Romagnoli: "Gli approfondimenti vanno fatti rapidamente, per poi procedere con i passaggi progettuali necessari. Quanto è accaduto negli ultimi tempi deve rappresentare una lezione e un incitamento per tutti".
L’avvio dell’iter di attuazione del protocollo soddisfa anche Cna Toscana Centro, che però chiede uno sforzo in più: "Benvenga l’affidamento dello studio con le prime risorse assegnate, ne diamo atto alla Regione che aveva preso questo impegno rispettato. Chiediamo tuttavia che il bilancio della Regione 2025 contenga già una previsione per affidamento della progettazione vera e propria, così da poter decidere gli indirizzi condivisi tra Regione, Comuni e imprese e dare il via ai lavori progettuali delle nuove opere fin dal prossimo anno". Insomma, muoversi, iniziare a ragionare di investimenti perché il territorio, chi lo abita e chi ci lavora, non può più permettersi una paralisi come quella passata.
Maristella Carbonin