Ha lavorato più di quarant’anni nel tessile, senza mai trascurare la sua grande passione: la recitazione. Un vero amore che lo ha portato a spaziare tra il cinema di successo, fiction come "Distretto di polizia" e "Il commissario Manara", e il cabaret. Jerry Potenza, classe 1960, nativo di Vietri di Potenza in Basilicata e trasferitosi a Vaiano subito dopo la nascita, è entusiasta nel raccontare la sua nuova esperienza cinematografica. Il ritorno su un set importante grazie all’amico e collega Rocco Papaleo, come lui originario di Vietri. Insieme nell’ormai lontano 1995 condivisero un film dagli incassi miliardari come "I laureati" di Leonardo Pieraccioni. Ma il cinema, si sa, è fatto di incontri, di rapporti che si perdono. E talvolta di nuovi incontri, con la promessa di tornare a lavorare insieme. Così è stato: Jerry Potenza è stato coinvolto proprio da Rocco Papaleo nel film "Scordato", tra le commedie più attese della stagione anche per la presenza nel cast del cantante Giorgia, al suo primo ruolo da attrice. Appena tornato a Prato dopo la presentazione al Bari Film Festval, l’attore vaianese ricorda con piacere questa nuova esperienza che vedremo nelle sale dal 13 aprile.
Un piccolo ruolo ma importante, tanto da comparire con il nome e la foto nel manifesto.
"Esatto. Piccolo ruolo ma molto importante ai fini della storia. Sono il patrigno di Papaleo, il secondo marito della madre che compare in alcuni flashback. Il film è ambientato ai gironi nostri, ma ci sono delle parentesi che raccontano il suo passato. E’ stato emozionante ritrovare il mio nome sul manifesto. Al Festival di Bari il film è stato accolto con minuti interminabili di applausi".
Protagonista femminile Giorgia, la grande cantautrice.
"Abbiamo girato la scena finale insieme, quella della passerelle in cui si rivedono tutti i protagonisti del film. Mi sono avvicinato e le ho detto: tu canti attraverso l’anima. E lei mi ha risposto: Mi hai fatto venire i brividi".
Come è nato questo nuovo incontro 25 anni dopo I laureati?
"Due anni fa Papaleo venne al Politeama con il suo spettacolo. Decisi di andare a vederlo. E prima dello spettacolo era già sul palco. Mi sono avvicinato e gli ho ripetuto la stessa frase de I laureati: Rocco te stasera non sei Rocco, ci hai una faccia che mi sembri un morto. Sei arrivato in ritardo... hai problemi?".
E Papaleo?
"Mi ha riconosciuto immediatamente . Ma sei tu..., mi ha risposto con un sorriso"
Poi la chiamata sul suo set.
"Sapevo che stava preparando un nuovo film. Ci siamo scambiati i telefoni e poi a film iniziato mi è arrivato un messaggio vocale da parte sua. Mi ha chiesto quasi con timore quanto fossi alto perché era fondamentale per il personaggio che avrei dovuto interpretare e così sono stato scelto".
Com’è andata?
"Meravigliosamente bene. Mi ha solo dato alcune indicazioni riguardo il dialetto, poi mi ha lasciato libero".
E de I laureati di Pieraccioni che ricordo ha?
"Bellissimo. Era il mio primo film a livello nazionale e la prima scena l’ho girata proprio con Papaleo. Sia lui che Pieraccioni creano sul set una atmosfera meravigliosa. Sono molto contento di lavorare ancora con Rocco"
Federico Berti