Il ritratto del principe e la fortuna di Annigoni

Cesare Badoglio, il ‘mago dei vip’, possiede un quadro regalatogli dal figlio del celebre pittore che raffigura Filippo duca di Edimburgo

C’è un po’ della British Royal Family nella periferia di Prato. Il principe Filippo, duca di Edimburgo che ha mosso il cordoglio di tutto il mondo, è raffigurato in un quadro ad olio e pastello firmato da Pietro Annigoni, il grande della storia artistica del Novecento. A custodirlo gelosamente nella sua casa è Cesare Badoglio conosciuto in Italia e all’estero come il Mago di Prato, amico e consulente dei vip di mezzo mondo. Attori, stilisti, sportivi e politici.

"Ci tengo molto a questo ritratto – spiega lo stesso Badoglio – è un regalo del mio carissimo amico Benedetto Annigoni, figlio di Pietro. Fino alla morte di Benedetto Annigoni, nel 2011, ho avuto con lui una più che ventennale amicizia nella quale l’arte del padre e la casa reale inglese hanno contraddistinto tante nostre conversazioni".

Il ritratto racconta la discrezione, ma anche la fierezza di un uomo che ha dovuto pur sempre restare un passo dietro la regina Elisabetta seconda. "Mi piace – aggiunge il mago di Prato – perché Pietro Annigoni ne ha saputo cogliere tutta l’eleganza e lo stile, proprio come mi raccontava Benedetto".

Cesare Badoglio più volte ospite dei principi di Monaco a palazzo Grimaldi, conosceva i protocolli di corte ed era molto incuriosito dai racconti del figlio di Pietro Annigoni: "Benedetto mi narrava che suo padre era rimasto colpito dalla regina Elisabetta e dal principe Filippo, due persone gentili e intelligenti. A corte, Pietro Annigoni si era recato tra il 1954 e il 1956. Il figlio Benedetto ripercorreva quei momenti che sarebbero diventati tanto importanti nella vita del padre. Era un adolescente quando Pietro nello studio di Borgo Albizi a Firenze aveva ricevuto una lettera nella quale lo si invitava a mettersi in contatto con la corte britannica per ritrarre la regina Elisabetta. Ma il pittore aveva pensato ad una burla, convinto poi da un suo amico, invece, a prendere sul serio quell’invito".

Ed è proprio da quei ritratti di Elisabetta II che per Pietro Annigoni partì la buona stella. Regnanti e celebrità fecero a gara per essere ritratti da lui e fu acclamato dalla stampa dell’epoca come "il pittore delle regine". Delle regine, della corte inglese e del principe consorte Filippo. "Quando Benedetto mi regalò il quadro – osserva infine Badoglio– mi disse che il principe sarebbe rimasto sempre principe, ma aveva uno sguardo regale e l’ho sempre visto così, anche senza la corona in testa".

Marilena Chiti