REDAZIONE PRATO

Il salvadanaio a forma di maiale ha origine antiche Nacque nel 1700 per un malinteso con l’argilla pygg

I soldi sono protagonisti di proverbi toscani contenuti nel libro Le Monnier del 1853 curato da Giuseppe Giusti

"Senza lilleri ‘un si lallera" recita un famoso modo di dire, che tradotto significa: "senza soldi non si ottiene niente". Questo e altri proverbi toscani sono contenuti in un libro, pubblicato a Firenze nel 1853 da Le Monnier e curato da Giuseppe Giusti. "Chi ‘un ha quattrini ‘un abbia voglie"; vuol dire che chi non ha soldi non deve avere desideri mentre, al contrario, "chi ha quattrini da buttar via, tenga l’opre e non ci stia"; ovvero chi ha soldi da buttare, chiami lavoranti da fuori e non stia lui nei campi. Nell’espressione "a ufo non canta il cieco", la formula "a ufo" è sinonimo di gratuità. Infine ricordiamo "amor fa molto, il denaro fa tutto"; cioè troppe volte il denaro è più potente dell’amore e dove non arriva l’amore il denaro si. Molte sono le curiosità legate al denaro, per esempio una riguarda le dimensioni delle monete: quella più piccola del mondo misura 27,5 millimetri per 38 millimetri ed è stata coniata nel 1917; oppure, vi siete mai chiesti perché il salvadanaio ha solitamente la sagoma di un maialino? Molti ritengono che tale forma derivi dalla parola pygg, un’ argilla usata in Inghilterra per fare vasi e piatti dove venivano custoditi i soldi; la somiglianza con la parola pig (maiale) spinse alla produzione dei salvadanai porcellino.