"Il segretario in giunta una stortura". Guerrini rompe il silenzio nel Pd

La consigliera comunale: "Biagioni non può essere arbitro e giocatore. Non ha il tempo di far bene le due cose. E poi non ha esperienza e perde tempo tra un ufficio e l’altro per capire cosa fare. E la gente lo sottolinea". .

"Il segretario in giunta una stortura". Guerrini rompe il silenzio nel Pd

Martina Guerrini, in alto con Ilaria Bugetti e Massimo Chiarugi in campagna elettorale

"Ho aspettato il tempo necessario per capire, ma ora è il momento dire. Di aprire un dibattito franco. Il Pd è il mio partito, è casa, ma quando in una casa si nasconde la polvere sotto il tappeto non è mai una buona soluzione. Sono preoccupata per le tensioni nazionali nel campo largo tra Renzi e Conte. Ma sono soprattutto preoccupata per le tensioni a Prato, dove viviamo e dove facciamo politica". Martina Guerrini, consigliera comunale del Pd.

Perché è preoccupata?

"Doveva essere inaugurata una stagione di crescita politica graduale nelle istituzioni, invece abbiamo negli assessorati figure mai passate da un consiglio comunale, ignare dei meccanismi e delle dinamiche che ci sono in un Comune impegnativo come il nostro. Una scelta difficilmente spiegabile se non con logiche spartitorie del potere, che però non fanno bene alla città e non fanno bene alla comunità politica che vogliamo rappresentare. Ma i problemi sono anche altri, purtroppo".

Quali?

"Cito le parole che il segretario del Pd Marco Biagioni disse e scrisse a fine 2022: ho deciso di rinunciare a entrare in giunta perché sono stato eletto segretario del Pd con un programma chiaro, che vede nella dialettica critica e costruttiva tra il partito e le amministrazioni un valore aggiunto. Diventare assessore vorrebbe dire ledere questo principio... Peccato che in giunta ci sia entrato e quel principio, che per me è importante, lo abbia leso. Se serve un ruolo di arbitro nell’agone politico, il segretario di un partito non dovrebbe essere anche giocatore, indossando una casacca. Questa del doppio ruolo è una grossa stortura, ma non è l’unica".

La seconda?

"Come fai a fare bene sia il segretario che l’assessore, ti manca il tempo per riuscirci. Quando sei un segretario che ha deciso di valorizzare i territori, ma poi sui territori non ci vai, la gente te lo sottolinea. Quando sei un assessore, ma poi i progetti non li porti avanti, la gente te lo sottolinea. E poi, quando ti trovi da neofita in un ruolo decisionale e non hai esperienza e perdi tempo tra un ufficio e l’altro per capire cosa fare, con le scadenze pressanti che tanti progetti impongono e che si presuppone uno dovrebbe già conoscere, la gente te lo sottolinea".

Ci sono altri componenti della segreteria in giunta.

"Infatti, anche questo è un problema. C’è Maria Logli, alla prima esperienza nell’amministrazione e subito da assessore; c’è Marco Sapia, che invece di esperienza se n’è fatta eccome, e c’è anche il presidente del consiglio comunale Tinagli. La segreteria provinciale è praticamente una segreteria pratese. Come fanno a rappresentare gli altri Comuni della provincia? Se non lo fai, se le loro istanze non le rappresenti, la gente te lo sottolinea".

Perché ha deciso di dire tutto questo adesso?

"Dopo tre mesi i problemi iniziano a definirsi in tutta la loro chiarezza. Avendo a cuore la città e il partito ho deciso di colorare di giallo il mio profilo Facebook. Il semaforo giallo deve restare acceso il tempo necessario a permettere agli automobilisti che hanno occupato l’incrocio con il verde di concludere le manovre e liberarlo. Lo terrò acceso il mio giallo, finché non vedò la strada più sgombra, sicura e scorrevole... Perché ci sono tante cose da fare in questa città, tanti problemi a cui cercare di dare soluzioni".

Lei è sempre stata vicina alla sindaca Bugetti.

"Lo sono stata e lo sono adesso. Stimo Ilaria e credo in lei. Spero tanto che continui ad ascoltare i territori e le persone che hanno davvero a cuore la città".

Anna Beltrame