Il sì di Vanessa Benelli Mosell. Il matrimonio alle Carceri con il compagno di una vita

La direttrice d’orchestra pratese, conosciuta in tutto il mondo, sposerà il collega Wolfgang Redik il prossimo 21 luglio nella chiesa in pieno centro storico. "Il nostro territorio ricco di arte" .

Il sì di Vanessa Benelli Mosell. Il matrimonio alle Carceri con il compagno di una vita

Il sì di Vanessa Benelli Mosell. Il matrimonio alle Carceri con il compagno di una vita

Dirà finalmente di sì. Domenica 21 luglio Vanessa Benelli Mosell, nata nel novembre 1987 a Prato, conosciuta in tutto il mondo, salutata dalla critica di concertistica come talento purissimo (una vera musicista, suona con poesia, sentimento e grande virtuosismo", scrisse The Sun; "suona dimostrando grande facilità e bel senso dello stile", New York Post. E il francese Pascal Rogé: "Mosell è il maggior talento naturale che ho incontrato in tutta la mia vita di musicista e insegnante") in Santa Maria delle Carceri (alle 15) si unirà con l’austriaco Wolfgang Redik per sancire un’unione perfetta. In questi giorni è in Cina col Maggio musicale Fiorentino, ha appuntamenti ovunque con una chiamata alla Scala a settembre dopo il viaggio di nozze, ma è a Prato, dopo esservi ritornata stabilmente a conclusione di residenze diverse (l’ultima per alcuni anni a Parigi), che si stabilirà. Dopo la cerimonia gli sposi saranno felici di festeggiare con gli ospiti presso Villa di Loro a Empoli via di Montaione "Dopo tanti anni da solista ho sentito il bisogno di un’unione con Wolfagang, il compagno che amo", spiega. Redik è concermaster dei Wiener Kammer orchester e professore di musica da camera a Berlino.

"La musica non ha limiti, così come il viaggio: non è possibile esplorare ogni luogo del nostro pianeta, ma è arrivato anche il tempo finalmente di recuperare le mie radici – ha detto Benelli Mosell –. Prato è una città fino a ieri troppo piegata sulla sua prevalente vocazione economica, dimentica di valorizzare le proprie risorse culturali come il bellissimo Metastasio, ma già oggi più cosmopolita. Non deve assopirsi al sole di Firenze, città amata in tutto il mondo, ma utilizzarne la vicinanza per una sinergia operativa, puntando sui “piatti forti” a cominciare proprio dal patrimonio artistico, creando opportunità che permettano alle persone di confrontarsi sul messaggio dell’arte, delle nostre azioni, invitando a pensare, grazie ad attività che sono oggi al di fuori del quotidiano pratese". Prevedere i tempi e adeguarsi: questo il messaggio della giovane Vanessa ieri cittadina del mondo oggi di nuovo una di noialtri come si dice qua, esortando Prato ad essere una città all’avanguardia, artisticamente e ambientalmente sostenibile.

Roberto Baldi